Ride ben chi ride ultimo. Quando una partita non vale uno scudetto

Ride ben chi ride ultimo” dice il proverbio. A quanto pare, i nostri amici “non-Juventini” non hanno molta familiarità con i proverbi, giacchè ogni anno ci troviamo a vivere la stessa situazione. A settembre sono già tutti campioni d’Italia, hanno già vinto lo scudetto e si sentono invincibili. Immaginate, poi, cosa succeda se nel frattempo batti anche la Juventus!

203623829-ac8353cc-d538-40d5-9f5e-9755107d315bRIDE BEN.. – Ecco, questo è il punto: per molte squadre battere la Juventus rappresenta l’obiettivo stagionale. Battere i bianconeri da sicuramente prestigio, ancor più che tutti adesso vogliono mettere la parola “fine” al dominio e alla supremazia juventina. D’altra parte, perdere non fa mai piacere, figuriamoci regalare 3 punti all’Inter e ai suoi tifosi che, con buona pace di tutto il tifo juventino, rinfacceranno questa vittoria finchè ne avranno modo. Perdere, dicevamo, non fa mai piacere, soprattutto se sei la Juventus e nel tuo DNA è iscritto che vincere “è la sola cosa che conta”, ma fortuna vuole che i bianconeri sappiano distinguere l’importanza di una partita da quella di un intero campionato.

..CHI RIDE ULTIMO – Poco importa se da qui a due o tre mesi gli avversari dei bianconeri si troveranno al sesto posto o magari peggio, perchè potranno dire “Eh, ma intanto vi abbiamo battuti!”. Poco importa se a fine anno inseguiranno una qualificazione all’Europa League, magari attraveso i preliminari, e dipingendola poi come un grande traguardo. Poco importa, in fine, che i proclami di agosto fossero ben altri, ma questo è chiaramente un discorso diverso.

E NOI SIAMO GLI ULTIMI! – Negli ultimi anni, e soprattutto lo scorso campionato, abbiamo imparato che una sconfitta non pregiudica nulla (figuriamoci 12 punti in altrettante partite) e che il reale valore di una squadra viene fuori sulla lunga distanza. I risultati e le somme non si tirano a settembre, o dopo 4 giornate di campionato, ma tra aprile e maggio (se non prima), quando il campionato comincia ad assumere una fisionomia ben precisa e la lotta scudetto si restringe a due-tre squadre. Spesso, dicevamo, negli ultimi anni ci siamo trovati a “ridere” a fine campionato, tenendo fede a quel detto che vuole sorridente chi sa pazientare e chi, soprattutto, lo fa alla luce di un risultato acquisito, non in virtù di un titolo illusorio ed effimero come quello di “Campione d’Inverno”.

La sconfitta contro l’Inter brucia, ma mentre tutta Italia la dipinge come la disfatta della Juventus e il fallimento di un progetto sportivo, noi siamo consapevoli che non si possa vincere sempre. Siamo consapevoli che una sconfitta rende solo più viva la corsa scudetto, che altrimenti si potrebbe dire già chiusa a marzo. Allo stesso modo, siamo consapevoli che la Juventus non ha mai fatto proclami sensazionanilistici dopo aver sconfitto una rivale, perchè NOI sappiamo che se vinci una battaglia ma perdi la guerra, non ha poi tanto senso andarsi a vantare di aver messo in difficoltà l’avversario che, alla fine, porta a casa l’ennesima vittoria.

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