La Juve di Pjanic-Dybala-Khedira ha iniziato a “barcelloneggiare”

Ormai è un pò di tempo che si chiede costantemente alla Juventus di europeizzarsi. La partita con il Sassuolo ha messo in mostra uno stile di gioco sicuramente diverso rispetto a quello degli ultimi anni, molto simile, come trame di gioco, a quello espresso dal primo Barcellona targato Guardiola. Tecnica sopraffina, velocità di pensiero, freddezza sotto porta, palleggio in mezzo al campo con uno-due tocchi. Per chi ha seguito con ammirazione la creatura blaugrana dell’attuale allenatore del Manchester City, il pensiero non poteva non richiamare le trame di gioco di quel Barcellona.

TECNICA DI BASE. Con l’infortunio di Marchisio, dopo la cessione di Pogba, il centrocampo bianconero non poteva non cambiare faccia. L’arrivo di Pjanic ha contribuito a cambiare lo stile di gioco dei bianconeri. Più fisico il francese, straripante sotto quel punto di vista. Più tecnico il bosniaco, molto intelligente a capire le situazioni di gioco e a duettare con i nuovi compagni di squadra. Pjanic e Khedira garantiscono al centrocampo della vecchia signora qualità e quantità. Dybala, che quest’anno ha arretrato il suo raggio d’azione, riesce perfettamente a fare da raccordo tra il centrocampo e l’attacco, garantendo appoggi costanti ai centrocampisti e rifornimenti deliziosi per la punta di diamante juventina, quel Gonzalo Higuainche, soprattutto quest’anno, avrà il compiti di trasformare in oro, in gol, tutte le giocare e le azioni che il trio juventino sarà in grado di realizzare. La Juventus vista con il Sassuolo ha avuto un cambiamento netto dal punto di vista del posizionamento, del baricentro, più alto rispetto l’anno scorso. Più che aspettare e ripartire la Juve ha occupato costantemente la zona di campo di competenza del Sassuolo con una percentuale sui passaggi riusciti più alta rispetto alla media, 86,9 %, e un possesso palla degno di nota, intorno al 70%. Possesso e tasso tecnico che hanno permesso alla squadra del mister Allegri di gestire la palla e il risultato dopo la doppietta di Higuain e il gol di Pjanic.

Foto LaPresse - Daniele Badolato10/09/2016 Torino ( Italia)Sport CalcioJuventus - SassuoloCampionato di Calcio Serie A TIM 2016 2017 - Stadio "Juventus Stadium"Nella foto: Miralem Pjanic esulta per il gol del 3-0Photo LaPresse - Daniele Badolato10 September 2016 Turin ( Italy)Sport SoccerJuventus - SassuoloItalian Football Championship League A TIM 2016 2017 - "Juventus Stadium" Stadium In the pic: Miralem Pjanic celebrates 3-0 goal
STILE BARCA. Dybala e Pjanic si cercano e si trovano per 21 volte, Pjanic e Khedira, invece, in 16 occasioni. Soprattutto il tedesco ha dimostrato, ancora una volta, una capacità di inserimento che lo rende pericolosissimo nell’area avversaria, con un supporto in fase difensiva di tutto rispetto. Questi tre, con Dybala e con l’aiuto degli esterni, ieri Lichtsteiner e Alex Sandro, hanno la responsabilità di costruire e creare una mole di gioco che ieri nella gara con il Sassuolo ha ricordato il miglior Barcellona. Nella squadra spagnola gli interpreti a cui veniva affidato il ruolo di creare e incidere a tutto campo erano Xavi, Iniesta e Messi. La Juventus, perlomeno quella vista ieri, grazie all’intelligenza tattica e alla qualità dei suoi interpreti, sembra aver intrapreso la strada che ha permesso al Barcellona di Guardiola di farsi conoscere in tutto il mondo e elevarsi a modello di gioco a livello mondiale, scomodando paragoni illustri con i più forti squadroni del passato. Insomma, la strada è quella giusta.

Aristide Rendina

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