Dybala: nessuna promessa al Barça, ma Messi stravede per lui

Quarantacinque minuti, poi il destino ha fatto il suo corso. Di nuovo, per l’ennesima volta. Paulo Dybala come Lionel Messi: espulso alla prima da titolare con l’Argentina. Sì, per Paulo non era il debutto, ma contro la Colombia era entrato dalla panchina: sfiorando la rete, per inciso.

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Paulo esce piangendo dal campo, contro l’Uruguay

Quarantacinque minuti, dicevamo: sono bastati per far brillare gli occhi agli argentini. Che lo invocavano in nazionale da tempo, ormai. Dybala e Messi sembrano nati per giocare insieme: hanno tempi e tecnica per farlo. Le lacrime di Paulo, dopo il secondo giallo, hanno commosso: un giovane campione che si sta prendendo tutto, man a mano. Partito dall’Instituto, passato per Palermo, è arrivato alla Juventus: per restare, almeno per adesso.

Dybala al Barça: il piano

Don Balón, giornale spagnolo, ha lanciato la bomba: Dybala ha un patto segreto con il Barcellona. Ricordate? Proprio qualche giorno fa, a una radio argentina, ha detto che sarebbe il quarto attaccante in blaugrana, ora come ora. “Giusto restare a Torino”, le sue parole. Tradotto: finché ci saranno quei tre lì davanti, difficilmente andrà al Barça.

Ma c’è un piano, a Barcellona: aspettare, per poi affiancarlo a Messi. La rivista assicura che la dirigenza catalana ha strappato a Dybala la promessa di attendere il proprio momento. Perché è lui l’attaccante del futuro, del dopo-Leo. E anche con la Juventus si è accennato dell’eventualità.

Smentita, ma Messi…

Fonti vicine al ragazzo, contattate dalla nostra redazione, hanno smentito la notizia. Non esiste niente di tutto questo, al momento. Tuttavia, è sicuro che Dybala sia sotto osservazione: colpisce per la sua tecnica, ma non solo. Lo stesso Messi, si dice, ha confermato al club che Paulo ha tutte le qualità per vestire la maglia del Barcellona.

Sia dal punto di vista calcistico, dato che s’intendono alla perfezione, che caratteriale. Il parere di Messi, è inutile sottolinearlo, conta tanto al Barça. Tanto più che Dybala sarebbe il suo erede, così come in nazionale. Paulo ha colpito Leo per i suoi modi e la sua personalità: sempre umile, anche se vincente fino in fondo.

Paulo e le origini

Chi lo conosce sin da piccolo ricorda che la Joya odiava perdere anche a ping pong. Ed era un asso anche alla Playstation. È comunque sempre stato un ragazzo di valori e principi sani, legatissimo alla famiglia. Proprio insieme ai suoi cari, nei giorni scorsi, è stato a Córdoba. Poi è volato in Italia, per iniziare a preparare la sfida al Sassuolo.

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Mancava a casa da qualche mese. Aveva visto gli amici di sempre, allora, gli aveva parlato dei suoi progetti: restare ancora alla Juve, vincere la Champions. Si era detto entusiasta dell’ambiente: i campioni bianconeri lo hanno fatto sempre sentire a suo agio. Insomma: nessun allarme, Dybala si trova benissimo a Torino. E vuole realizzare il sogno più grande di tutti.

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