Sacchi alla Juve: “Per vincere in Europa bisogna essere più propositivi”

La Serie A è ai nastri di partenza. Si parte domani, con i due anticipi Roma-Udinese e Juventus-Fiorentina. Subito sfida a distanza tra le maggiori pretendenti alla corsa scudetto, che vede in lizza – tra le altre – anche Inter e Napoli.

Per presentare la nuova stagione, i colleghi dellaGazzetta dello Sporthanno intervistato Arrigo Sacchi, campione d’Italia sulla panchina del Milan e vincitore di due Coppe dei Campioni sempre con i rossoneri. Un Milan molto più indietro rispetto ad allora nelle gerarchie, turbato da vicende societarie che ne hanno limitato le mosse di mercato.

Dunque Juventus sempre in prima fila, parere concordato dallo stesso Sacchi: “La società è avanti dieci anni rispetto alle avversarie. L’allenatore conosce perfettamente il calcio italiano: Allegri è un bravissimo tattico. I giocatori, individualmente, sono i migliori”.Non manca, comunque, una tirata d’orecchi ai campioni d’Italia, i quali dovranno migliorare dal punto di vista del gioco:Adesso devono diventare più “europei”, essere più propositivi nel gioco. La Juve, e tutte le squadre italiane, quando vanno in vantaggio tendono ad arretrare, a chiudersi, a difendere l’1-0. A me, invece, piacciono quelli che continuano a dominare, che fanno il loro gioco indipendentemente dal risultato. In Europa questa filosofia è vincente”.

Bianconeri che hanno persoPogba, volato in direzione Manchester. Il compito di non far rimpiangere il francese spetterà aPjanić eHiguaín: “Con questi acquisti la Juve ha preso due grandi giocatori e ha indebolito le dirette concorrenti. Ora vediamo se funzionano. Io, ad esempio, ho una curiosità: voglio valutare quanto Higuain mancherà al Napoli e quanto il gioco del Napoli mancherà a Higuain. Non è un dettaglio da sottovalutare”.

Dilemma anti Juve. Chi riuscirà a mettere davvero in difficoltà i bianconeri? Il tecnico romagnolo non ha dubbi: “La Roma. Spalletti è molto bravo e molto preparato. Ho seguito la partita contro il Porto. Nella prima mezzora la Roma ha dominato. Dopo il gol dell’1-0 ha cominciato a tirarsi indietro, poi è venuta l’espulsione di Vermaelen e tutti si è complicato. Ma se Spalletti sistema la fase di non possesso palla, allora la Roma può andare lontano”.

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