West Ham-Juventus: aspettando i nuovi, i bianconeri ripartono dai soliti noti

Altro impegno pre-season per la Juventus e altra prova, nel complesso, più che convincente per i bianconeri. Impegnati all’ Olympic Stadium di Londra, nuova casa del West Ham, i bianconeri si sono imposti per 2-3 sugli hammers grazie alle reti di Dybala e Mandzukic nei primi 45′ e alla zampata nel finale di Simone Zaza.

LA GARA – Pronti via ed è la Juve a dare un buon ritmo alla gara, realizzando in 20 minuti due reti che portano la firma del tandem d’attacco della scorsa stagione. In occasione della prima rete, al 18′, Dybala raccoglie un suggerimento in area su sponda di testa di Mandzukic e insacca per l’ 1-0 bianconero. Passano poco più di due minuti e i due si invertono i ruoli: Dybala semina il panico sulla fascia sinistra del West Ham, si accentra e serve il più comodo degli assist per Marione che, smarcato all’altezza del dischetto del rigore, non deve fare altro che indirizzare alle spalle dell’incolpevole estremo difensore di casa.

Gli hammers si riprenderanno, portando la gara sul 2-2 con la doppietta di Andy Carroll. Ecco, forse piccola nota dolente di questa gara è stata l’attenzione dimostrata sulle palle alte: bene che Carroll sia pericoloso sul gioco aereo, ma concedere due reti su due in occasioni identiche può far pensare ad un gap di concentrazione, seppur questo sia parzialmente ammissibile in questo momento della stagione. Quando la gara sembrava indirizzata alla conclusione, con lo spettro dei calci di rigore all’orizzonte, ecco la solita firma di Simone Zaza: 85′, lancio millimetrico di Marrone, Simone taglia a metà la difesa di casa muovendosi sul filo del fuorigioco e realizza la rete del definitivo 2-3 con un preciso diagonale di sinistro.

pjaca

ESORDIO – Nel mezzo, Allegri ruota tanti uomini: dentro anche Higuain, all’esordio in bianconeroe Pjaca. Il Pipita deve ancora trovare il giusto feeling con la manovra bianconera, mentre il croato è sembrato già più pimpante e in palla, rendendosi protagonista di un paio di giocate apprezzabili. Chiaramente non ci si poteva aspettare un impatto devastante dei nuovi (eccezion fatta per il bomber Benatia!) ed è altrettanto chiaro che ci vorrà ancora qualche settimana prima che questi si muovano in piena sintonia.

CERTEZZE – In attesa che i nuovi si inseriscano completamente nella manovra e nel gioco dei bianconeri, la Juventus e Allegri possono ripartire, sorridendo, da quei tre lì davanti: Dybala, Mandzukic e Zaza. Il copione è sempre lo stesso: fantasia, forza e imprevedibilità. Ciascuno di questi attributi calza alla perfezione i tre punteri bianconeri che, un anno dopo, avranno dalla loro un’ alchimia ancora maggiore rispetto a quanto visto lo scorso anno. Alla luce delle prime uscite stagionali, la Juventus può dirsi soddisfatta dell’organico a disposizione. In particolar modo, al netto della partenza di Morata, i bianconeri hanno aggiunto un Higuain (capocannoniere dello scorso anno, così, tanto per dire!) e un giovane talento come Pjaca che, se avrà pazienza, potrà sicuramente dare un apporto importante alla stagione juventina.

Stagione ormai alle porte e c’è ancora tanto lavoro da fare per oliare i meccanismi e trovare la fluidità nella manovra di gioco, necessaria per riprendere da dove lasciato, ma nell’attesa di perfezionare il tutto e che i nuovi innesti facciano propri movimenti e tattiche, la Juventus guarda ai prossimi impegni con ottimismo e con la consapevolezza di aver aggiunto degli elementi importanti al proprio organico, ma ancor di più sapendo di aver mantenuto quell’ossatura che ha permesso, negli ultimi anni, di imporsi in Italia e di ben figurare in Europa.

Quest’anno l’obiettivo principe è chiaro, seppur non dichiarato espressamente: puntare alla Champions. Nell’ambiente bianconero quel nome circola, ma non se ne parla, forse per scaramanzia. Noi, aspettando, possiamo solo pazientare, consci del fatto che nel momento in cui tutta la rosa saprà agire come una macchina ben rodata, in Italia sarà la favorita e spetterà agli altri dimostrare il contrario, mentre in Europa sarà importante partire con umiltà, ma con la consapevolezza di non essere inferiori a nessuno e con la voglia di dimostrare di essere tornati, finalmente, Grandi!

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