ESCLUSIVA SJ – Ag. Fifa Cicchetti: “Serie A, il finale non è gia scritto. Sissoko? Chi lo prende fa un affare”

E’ una Juve a cinque stelle quella che si appresta a iniziare la nuova stagione. Cinque come gli acquisti che hanno costellato la campagna di rafforzamento all’insegna del bianconero: Benatia, Dani Alves, Pjaca, Pjanić e Higuaín. Dunque scudetto già assegnato ai campioni d’Italia in carica? Non è così, almeno secondo l’agente FIFA Gianfranco Cicchetti: Le ultime vicende, vedi il Leicester, il Portogallo e la stessa rimonta della Juve nella passata stagione, dimostrano che non c’è niente di scritto e già deciso– racconta il procuratore in esclusiva ai nostri microfoni -. Può succedere veramente di tutto”.

Nell’ultima sessione di mercato la Juventus si è un po’ affrancata dal ‘made in Italy’. Acquisti esclusivamente stranieri, tranne il talento autoctono Mandragora, che però dovrebbe saltare la prima parte della stagione. Davvero in Italia non ci sono calciatori all’altezza del club bianconero?

“In questo momento i migliori giocatori italiani militano già nella Juventus, trovarne altri all’altezza della squadra di Allegri, almeno per i ruoli cardine, non è cosa affatto semplice. Ciò nonostante i bianconeri controllano almeno una decina di giovani italiani che giocano in prestito tra A, B e estero, quindi la politica è cambiata comunque pochissimo”.

Cosa manca alla Juventus per definirsi completa, qualora non lo fosse già?

“Uno o due centrocampisti (se parte Pogba)”.

Adesso però servirà cedere qualcuno per ragioni di bilancio. Chi sacrificare?

“Ci sono diversi elementi ai margini delle scelte di Allegri e quindi sacrificabili: Isla, De Ceglie, Marrone, Pereyra, Hernanes, Zaza. Possono costituire un tesoretto interessante per finanziare gli ultimi colpi”.

Bilancio, ma non solo. A influenzare le strategie di mercato anche la nuova riforme sulle rose da 25 giocatori…

“Le rose da 25 condizioneranno tutte le squadre, così come la presenza dei quattro giocatori provenienti dal vivaio. In tal senso la Juve deve ancora fare qualcosa, su entrambi i fronti.”

C’è il rischio che qualche società non rispetti le norme?

“Assolutamente si, le squadre italiane non sono arrivate preparate alla riforma, soprattutto per gli organici troppo folti e per la pochissima presenza di atleti cresciuti in casa”.

Quali sono le sanzioni previste?

“Si va da sanzioni pecuniarie fino alla possibilità di avere meno atleti rispetto ai 25 eleggibili”.

Ritornando al mercato, il caso che tiene banco in questo momento è quello di Paul Pogba. Sul trasferimento al Manchester United sta facendo molta pressione il suo agente Mino Raiola, che incasserebbe una sostanziosa percentuale. Davvero difficile in episodi come questi fare il bene del proprio assistito dal punto di vista calcistico?

“Non credo che trasferendolo al Manchester United, Raiola non farebbe gli interessi del proprio assistito, anzi. Pogba guadagnerebbe il triplo rispetto alla Juventus e andrebbe comunque in una delle migliori squadre europee”.

Credi che Pjaca riuscirà a ritagliarsi uno spazio importante, diventando immediatamente un titolare come accaduto con Dybala?

“Allegri lo inserirà gradualmente, a piccole dosi, così come ha fatto con l’argentino e con Morata prima. In questo il tecnico livornese ha dimostrato di essere molto saggio e paziente, lo stesso farà probabilmente con il croato”.

Gli ultimi giorni di mercato si avvicinano. A muoversi saranno soprattutto i separati in casa: quali sono le occasioni che la Vecchia Signora potrebbe sfruttare?

“Sissoko del Newcastle è il pezzo pregiato del mercato. Chi lo prende farà l’affare del momento”.

Quale sarà la principale antagonista della Juve in campionato?

“Nessuno la nomina ma credo che la squadra più completa dopo la Juve sia l’Inter. I nerazzurri si sono rafforzati parecchio e non hanno ceduto nessuno. La squadra di Mancini sarà una rivale pericolosa per tutti”.

Un calciatore poco elogiato dalla stampa che si rivelerà essere la sorpresa del prossimo campionato?

“Tra gli ultimi arrivati mi aspetto molto dall’ungherese Nagy e dal polacco Linetty, approdati rispettivamente al Bologna e alla Sampdoria. In casa bianconera, invece, credo possa essere la stagione della consacrazione per Lemina, se la Juve dovesse resistere alla tentazione di fare un’altra plusvalenza cedendolo all’estero”.

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