Crisi di italianità in casa bianconera?

L’Italia ha ben figurato al recente europeo francese, ma in più di una occasione è stata rimarcata l’assenza di talenti, non potendo infatti  contare su un grande numero 10 o un vero bomber come nel passato. Una squadra più di tutte le altre si specchia nella nazionale: la Juventus. Eppure il mercato estivo sta consegnando una squadra altamente competitiva ad  Allegri, si scomodano paragoni importanti e circolano nomi di livello nell’ambiente bianconero. Tutto vero. Ma gli italiani dove sono? Pjanic, Dani Alves, Benatia, Pjaca e Higuain, un giro del mondo in 28 giorni (quelli trascorsi dall’apertura ufficiale del mercato) che non passa però dall’Italia.

Verratti PSG

CAMBIO DI STRATEGIA? – Si può dire che sia cambiata l’idea della Juventus di puntare su un’ossatura italiana? No, il problema piuttosto è la mancanza di talenti nostrani in grado di essere funzionali al progetto juventino, che intende palesemente puntare all’immediatezza delle vittorie. Ad oggi sono pochi gli italiani che potrebbero incastonarsi immediatamente nella formazione bianconera e sono anche difficilmente trattabili: ad esempio Verratti, per cui il Paris Saint Germain pretende fior di milioni. Per quest’ultimo l'”errore” non è stato commesso in questa finestra di mercato, quanto piuttosto al momento del trasferimento dal Pescara, quando non si necessitava della cifra richiesta oggi.

Mandragora. E se la Juve avesse il sostituto di Marchisio già in casa? Provocazione, ma fino ad un certo punto. Rolando Mandragora ha mezzi e potenzialità per fare la differenza anche in una grande squadra.

GIOVANI TALENTI – In realtà la Juventus continua a puntare sui profili italiani, ma si tratta di giocatori molto giovani: Mandragora, Sensi, Ganz e molti altri sono entrati a far parte dell’orbita bianconera, ma sono ancora acerbi perché se ne possa sentire parlare ad altissimi livelli. Juventus che si è anche interessata di Berardi, forse il prospetto più interessante dell’intero panorama italiano, ma la trattativa non è andata a buon fine più per volontà del giocatore che della società torinese. Il calcio – si sa- vive anche e soprattutto di cicli e fasi, quella odierna del calcio italiano non può perdurare per sempre: la Juve sta cercando di risolvere questa grave penuria di talento nazionale con l’unico modo che conosce: puntando sui giovani e con una massiccia ed intelligente programmazione.

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