Primo giorno di scuola: sorrisi, nuovi compagni e prato australiano

L’emozione c’è sempre: che si tratti di una partita di Champions o di un’amichevole per l’inizio di una nuova, appassionante stagione. La voglia di correre, sorridere e soffrire c’è in qualsiasi delle occasioni e dei luoghi, che sia lo Juventus Stadium o in tournee oltreoceano. Perché? Perché il fascino della Signora non dipende mai dall’evento in cui si ritrova.

PjanicVOGLIA DI NUOVO – Il tempo passa, cambiano gli interpreti ma la maglia resta sempre la stessa. Nuovi beniamini fanno il loro ingresso per la prima volta con i colori bianconeri, pronti ad esaltare i tifosi di tutte le età. A mettersi in gioco in un’amichevole oggi e, chissà, in una finale domani. Portando il vigore di nuove sfide e passioni, voglia di mettersi in gioco e mostrare il proprio valore. La magia del calcio passa dai vecchi ai nuovi come la palla passa da Dybala a Miralem Pjanic. Nuove maglie per nuovi tifosi, che domani per la prima volta si incontreranno in un contesto senza peso in termini agonistici ma che tanto, tanto darà dal punto di vista umano.

CONTA L’EMOZIONE – Stavolta non si lotta per alcun trofeo. Stavolta si gioca a calcio e basta. Per quel prato verde che è uguale ovunque si giochi ma che è diverso ogni volta che si entra in campo. Domani sarà l’emozione ad esser padrona di tutto: schemi, interpreti, allenatore conteranno poco per tutti i piccoli e grandi tifosi juventini di ogni dove. Domani giocherà la Juventus, è questo ciò che conta. E questo basta e avanza. Perché sembra passata una vita dall’ultima partita bianconera, e una vita è un tempo lungo, lunghissimo per chi vive di questa passione.
Una passione che non conosce né alba né tramonto. Una passione che domani, in Melbourne Victory-Juventus, finalmente ritroverà il suo posto. Sarà come il primo giorno di scuola: bentornata immensa Vecchia Signora.

Mattia Riccio

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