Caro Paul, fermati e pensaci un attimo: ti conviene?

L’elaborazione del lutto può essere più rapida se ci sono precedenti analoghi? Risposta che forse nemmeno il miglior psicologo della Terra saprebbe dare, ma che di vero lutto si tratterebbe, è ancora tutto da stabilire. Sia perché, come detto poc’anzi, la storia del calciomercato bianconero è costellata di “lutti” ben più dolorosi, sia perché Marotta e Paratici non sono esattamente due che si fanno prendere alla sprovvista. Le strategie di mercato si elaborano in inverno, e se c’è qualcuno tanto ardito da pensare che non ce ne fosse una sotto la casella “cessione Pogba”, allora chiudiamo tutto e andiamo via.

TRATTATIVA IN CORSO. Non è ancora detto che di cessione si tratti: questa volta la Juventus non sarà tanto malleabile nella trattativa. Devono essere 120+bonus, di lì non ci si smuove. La vil moneta può davvero tutto? Sorvoliamo per un attimo su quelle che potrebbero essere le mosse con 120 milioni in più nel salvadanaio, e sui nomi da prendere o non prendere. Sorvoliamo sull’impatto mediatico che avrebbe una cessione di Pogba, che arriverebbe in ogni caso dopo quattro acquisti di grossissimo calibro (Dani Alves, Pjanic, Benatia e Pjaca) e che psicologicamente potrebbe venir ben digerita dai tifosi proprio per le trattative già concluse (mossa casuale? La psicologia conta…).

CARO PAUL, PENSACI BENE. La domanda che vorremmo rivolgere al diretto interessato è la seguente: “Ma ti conviene?”. D’accordo, guadagnerai come uno sceicco, il tuo nome figurerà nella classifica di Forbes, il tuo fatturato sarà paragonabile al Pil di un qualunque paese dell’Africa sub-sahariana. Il tutto a 23 anni: nessuno, sia chiaro, potrebbe condannare la tua scelta da questo punto di vista, fermo restando che alla Juventus non giochi certo gratis.

PIU’ SU DELLA JUVE? Ma alcune considerazioni dovresti farle. In questo momento storico, “migliorare” rispetto alla Juventus significa andare in una delle solite tre (Bayern, Barcellona o Real): ma anche lì ci sarebbero dei distinguo da fare. In bianconero hai la quasi matematica certezza di continuare a vincere in Italia, sei in una società che ormai ha recuperato il suo enorme appeal mondiale e sta crescendo ancora, inoltre sul campo ha dimostrato che può giocarsela con chiunque, e quest’anno darà l’assalto senza mezzi termini alla Champions League.

POST-FERGUSON E CAOS. Non vogliamo nemmeno parlarti di riconoscenza per chi ti ha fatto crescere, perché saremmo demagogici: passiamo allora ai dati tecnici. Il Manchester United viene da anni di anonimato dopo l’addio di Ferguson, dopo il fallimento di Van Gaal si è affidata ad un tecnico difensivista e “speculatore” come Mourinho, e quest’anno disputerà l’Europa League. Hub di tutto il suo gioco (?) sarà un attaccante ormai avviato sul viale del tramonto, ossia quel tal svedese abile molto più a parole che quando c’è da trascinare una squadra in un campionato vero (alla cui voce non vanno annoverate né la League1 né la Serie A post-2006). Infine, considerazione tattica: chi ha visto qualche partita di Mourinho, sa bene il “destino” al quale sono relegate le mezz’ali. Presidiare il fortino, come avviene nella Francia di Deschamps: niente inserimenti, scarse possibilità di mostrare il poco talento. E con 120 milioni sulla “groppa”, il compito potrebbe diventare tutt’altro che agevole, anche per chi ha spalle molto larghe nonostante la giovane età.

C’era un vecchio film in cui Luciano De Crescenzo rivolgeva un interrogativo ad una persona: “Ma vi siete fatto bene i conti? Vi conviene?”.

Gennaro Acunzo

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