La Juventus è consapevole che strappare un campione al Napoli sia molto più che difficile, ma il fatto che i bianconeri tengano le antenne dritte sui “mal di pancia” di Gonzalo Higuain è la conferma che sotto sotto una piccola speranza venga covata. Pensarci e provarci (per il Pipita), non significa riuscirci. Il mercato è imprevedibile e soprattutto è fatto di tentativi, non di pronostici. La clausola da 94 milioni è scaduta il 30 giugno, quindi un Pjanic bis sulla carta non è più possibile per i bianconeri.
IL PRECEDENTE HAMSIK – Giuseppe Marotta, nel caso, dovrà parlare con Aurelio De Laurentiis. Di per sé non è un ostacolo insormontabile. Tra i due i rapporti sono cordiali. Se in questi giorni stanno lavorando all’operazione Roberto Pereyra – promesso azzurro – per tutto l’agosto 2015 hanno discusso di Marek Hamsik.“Ho rifiutato 30 milioni della Juventus per Marek”, svelò il presidente dei campani. “Sì, è vero. Ho chiamato dieci volte De Laurentiis per Hamsik”, aggiunse Marotta. Hamsik non sarà Higuain, ma del Napoli è il capitano, un intoccabile. Eppure la Juventus non solo ci ha pensato e si è fatta avanti, ma ha trattato a lungo lo slovacco. Il precedente di Hamsik aiuta a capire la posizione dei campioni d’Italia su Higuain.
60 MILIONI E PEREYRA – Il Pipita è carissimo e corteggiato da altri ricchi club (Arsenal in primis, ma anche da Atletico Madrid e Psg), ma rientra tra i pochi fuoriclasse che farebbe compiere un salto di qualità incredibile ai campioni d’Italia. Se la Juventus può permettersi di essere vigile sul bomber sudamericano è anche perché il ritorno di Morata al Real Madrid ha portato in cassa 30 milioni e dall’addio di Zaza (pressato da Wolfsburg, Valencia e Premier) ne potrebbero arrivare altrettanti. Sessanta milioni più Pereyra (valutato 18) probabilmente non basterebbero, ma potrebbero essere un buon punto di partenza. De Laurentiis permettendo, ovviamente. Già, perché negi ambienti napoletani assicurano che ADL non venderebbe il suo cannoniere alla Juventus nemmeno per 150 milioni.