Zaza, parla l’agente: “Merita di giocare di più, il minutaggio è stato scarso. E con la Juve nessun incontro fissato”

L’annata da bonus bianconero, gli Europei da mina vagante dell’attacco azzurro e… quel rigore. Brutto, bruttissimo. Non più brutto però delle critiche piovute al classico capro espiatorio. Troppe, esagerate e fuori luogo: la reazione, anche per questo, è stata netta.

E lo è stata sia da parte di Simone, sia da parte del suo entourage. Christian Maifredi, agente del lucano, ha così parlato ai microfoni di Tuttmercatoweb: “Sono molto soddisfatto di quanto ha fatto Zaza. L’Italia ha disputato un ottimo Europeo e solo la lotteria dei rigori ci ha penalizzato. Con la Svezia ha contribuito attivamente a un gol, anche contro l’Irlanda ho visto un giocatore determinato”. Sul rigore, però, “non commento, se n’è parlato fin troppo. Chi non tira non sbaglia è sacrosanta come verità, tira così i rigori da quando ha 14 anni”.

Dunque, discorso chiuso. Almeno per Maifredi, questo è tempo di mercato: “Adesso incontrerò Simone compatibilmente con le sue tempistiche. Ha quattro anni di contratto con la Juventus, ma si andrà a esaminare la stagione passata“. L’intenzione, infatti, è quella di capire per bene la situazione legata al minutaggio. “Lo scorso anno ha giocato davvero poco – ammette il procuratore – Credo voglia giocare di più, se lo merita. Ha fatto gol in tutte e tre le competizioni, ha deciso la sfida col Napoli. Siamo molto soddisfatti di come sono andate le cose, ma il minutaggio è stato magro. Verificheremo“.

Simone Zaza. Vuole giocare. Più e meglio di quest'annata appena trascorsa. Non parte titolare nel club, Conte gli preferisce Eder anche in Nazionale. In Premier Crystal Palace e West Ham stravedono per lui.

Di sicuro, anche grazie agli Europei, qualcosina è cambiato: “Quest’anno è cresciuto molto, è migliorato facendo parte di un club molto importante come la Juventus. Ovviamente, l’appeal verso altri club può essere migliorato”. E con la Juve? “Ancora nessun incontro è in programma – chiosa Maifredi –. La cosa importante, adesso, è dare respiro al giocatore visto che lavora esattamente da 365 giorni. Un anno fa, di questi tempi, si recava a Torino per le visite mediche”.

Impostazioni privacy