La Germania supera l’Ucraina per 2-0, ottima prestazione per Khedira

A Lille andava in scena la prima partita per la Germania campione del Mondo contro l’Ucraina di Fomenko. Decidono Mustafi nel primo tempo con un colpo di testa su assist di Kroos da calcio piazzato e Schweinsteiger, subentrato a Gotze, in contropiede a tempo scaduto su assist di Ozil. Partita tutt’altro che semplice per gli uomini di Low, soprattutto nel primo tempo decisivo Neuer in due occasioni e Boateng che salva sulla linea e evita un clamoroso autogol. L’Ucraina si è difesa bene nel primo tempo, mettendo in difficoltà i tedeschi in contropiede grazie alle giocate di Yarmolenko, uno dei migliori tra gli ucraini. Nel secondo tempo la Germania gestisce la gara ma non affonda il colpo decisivo. Solo a tempo scaduto, quando gli ucraini tentano il tutto per tutto, i tedeschi in contropiede la chiudono dopo un’azione pregevole.

Ottimo Khedira. L’unico juventino in campo, tra le fila della Germania, è Sami Khedira. Buona la sua prestazione, insieme a Kroos dominano la partita a centrocampo. Dopo alcuni appoggi sbagliati, Sami cambia l’inerzia della sua partita, soprattutto in fase offensiva. Nel primo tempo si trova a tu per tu con il portiere ucraino, Pyatov, che respinge il tentativo dello juventino. Come sempre prezioso in fase di interdizione, Khedira si spinge in avanti sfruttando la sua capacità nei tempi di inserimento. Nel secondo tempo ci prova dalla distanza in due occasioni, il suo pressing mette in difficoltà i centrocampisti avversari e permette a Kroos di impostare con maggiore libertà.

Pronostico. Non convince in pieno la Germania, all’esordio, complice la prestazione degli ucraini, ma i Khedira Germaniatedeschi, campioni del Mondo in carica, rimangono i favoriti per la vittoria dell’Europeo. Non sembrano imperforabili in difesa, nonostante le qualità di Neuer, mentre in fase offensiva abbondano in qualità, complice i tanti giocatori di fantasia. Una nazionale atipica che gioca quasi come una squadra da club, un gioiellino che viene da lontano, frutto del lavoro di Low e di un intero movimento calcistico che negli anni ha fatto passi da gigante, e lotterà sicuramente fino alla fine per la conquista di un altro trofeo.

Aristide Rendina

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