Gli occhi su Miralem Pjanić: la scheda tecnica del centrocampista bosniaco

Alla Juventus sono sempre piaciuti i giocatori che sappiano ricoprire più ruoli, così da essere valide alternative ai compagni e da poter consentire il cambiamento di modulo al tecnico Allegri. Senz’altro, uno dei giocatori che corrisponde a queste caratteristiche è Miralem Pjanić, centrocampista bosniaco che abbiamo imparato ad apprezzare in Italia nelle fila della Roma e che sembra essere ormai ad un passo dalla Juventus. Pjanić è nato in Bosnia-Erzegovina, a Tuzla per la precisione, il 2 aprile del 1990 e possiede anche la cittadinanza del Lussemburgo, essendosi trasferito nel piccolo paese europeo con la famiglia durante la guerra nella ex-Jugoslavia. Nei primi anni calcistici ha vestito la maglia lussemburghese per poi preferire, dall’under 21 in poi, quella della nazionale d’origine: la Bosnia. Cresciuto nel calcio professionistico francese, si è fatto conoscere nel Lione per poi arrivare a Roma.

CENTROCAMPISTA COMPLETO – Pjanić può giocare in tutti i ruoli della zona mediana del campo. Ha ricoperto sia il ruolo di regista basso, sia quello di mezzala, sia quello di trequartista. Massimiliano Allegri avrà solo l’imbarazzo della scelta nel decidere dove piazzare il talentuoso Miralem in un centrocampo che si preannuncia stellare per quantità e qualità. A Roma ha giocato soprattutto da interno in una linea a tre, ma le sue notevoli doti tecniche e di visione di giocogli permettono di agire sia come regista basso, sia come regista alto in appoggio alle punte. Infatti, pur non avendo giocato nella posizione classica del regista davanti alla difesa, è stato il faro del centrocampo e fulcro del gioco della Roma. Basti guardare ai numeri della stagione appena passata.

pjanicUOMO ASSIST – Pjanić risulta essere tra i migliori tre giocatori del campionato alla voce assist: ne ha confezionati ben tredici. Abilissimo nel dribbling, pur essendo destro naturale, calcia bene anche col mancino. E’ un centrocampista che sa fare molto male anche in zona gol. Quest’anno è andato a segno dodici volte. Una delle qualità maggiori del bosniaco, è la capacità di saper calciare perfettamente i calci di punizione, probabilmente il migliore in Italia. Anche Buffon ne ha pagato le conseguenze alla seconda di campionato. Per la Juventus sarebbe fondamentale riavere un cecchino nei calci da fermo, dopo l’addio di Pirlo, giocatore che Pjanić, per certi versi, ricorda anche per il modo di saper trovare il compagno smarcato sia con le verticalizzazioni, sia con precisi cambi di gioco da una parte all’altra del campo.

POCO AGGRESSIVO – Il nativo di Tuzla sa essere efficace anche in fase difensiva. Ha una discreta capacità di recupero palla e di anticipo, oltre a saper sbrogliare, con i piedi fatati che si ritrova, situazioni complicate in zone delicate del campo. Di sicuro non è un mostro nella rincorsa dell’avversario, né fa dell’aggressività la sua dote migliore. Altra caratteristica da perfezionare è la continuità. Nella capitale gli hanno imputato qualche pausa di troppo durante l’anno. Un giocatore che ricopre il suo ruolo, deve essere sempre in partita ed alla Juventus, Pjanic potrà e dovrà affinare questa qualità, così da poter consacrarsi definitivamente come uno dei centrocampisti più forti d’Europa.

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