Qualcuno ha detto Calcioscommesse?

Forse sarà sfuggito ai media nostrani, ma da qualche settimana è emerso un nuovo scandalo su un flusso anomalo di scommesse che riguarderebbe, tra le altre cose, 5 partite di Serie A disputate dal Frosinone, neo retrocesso.

Facciamo un piccolo riepilogo. Il 17 Maggio scorso SportMediaset sgancia la bomba: “Napoli-Frosinone, segnalate al Viminale scommesse su espulsione” (consultabile qui).

La procura federale della FIGC apre un fascicolo sulla segnalazione di questi movimenti strani, con numerose giocate di importi elevati, sull’ espulsione di un giocatore del Frosinone nei primi minuti della gara contro il Napoli. Espulsione che puntualmente arriva al 13′, con il frosinate Gori che viene cacciato dal campo.

Come dicevamo, forse questo increscioso fatto è passato inosservato ai così attenti media nostrani che, però, anni fa si dimostrarono molto attenti in una situazione analoga che vide indirettamente coinvolti i colori bianconeri.
Fu l’anno di Conte sulla panchina della Juve, anno in cui il mister leccese venne coinvolto, suo malgrado, in un’inchiesta per l’alterazione di numerose partite di Serie B che vedevano direttamente invischiati alcuni tesserati dei club da lui allenati. A niente sono servite le testimonianze di numerosi giocatori e presunti collaboratori: anni dopo Antonio Conte ha avuto ragione,conte-calcioscommesse2 con l’assoluzione in quel di Cremona che sancisce quanto l’attuale ct ha sempre sostenuto, cioè la sua totale estraneità ai fatti.

Tuttavia, non possiamo non sottolineare una certa disparità di attenzioni per due vicende così tremendamente simili e trattate in modo così tremendamente differente.
Per mesi, 5 anni fa, il tema principale di tutti i quotidiani cartacei sportivi e non è stato lo scandalo calcioscommesse, con l’intenzione, mal celata, di mettere nel mezzo la Juventus che pure era sempre stata tenuta fuori anche dagli organi competenti.
Ma poco importava che la società bianconera non avesse alcuna responsabilità e da lì a breve si tirarono nel mezzo i vari Buffon e Bonucci, sul quale si disse che avesse addirittura preso parte attiva ad alcune combine.

Oggi, alla luce di questo nuovo scandalo scommesse che vede, tra le altre, coinvolte partite del Napoli, Milan e Genoa, oltre al sopracitato Frosinone, dobbiamo nostro malgrado, assistere ad un silenzio e ad una noncuranza per la vicenda che ha dell’inverosimile.

Niente titoloni, niente aperture a sensazione e niente teorie cospirazioniste volte a screditare l’una o l’altra società più o meno direttamente interessate in quanto accaduto.

Vogliamo precisare che se delle resposabilità verranno accertate, non farà differenza chi si sia reso colpevole di una simile frode sportiva, e non vogliamo quindi passare per i soliti piagnoni che puntano il dito o che gridano al complotto.
Tuttavia dobbiamo constatare ed evidenziare una chiara e palese disparità di trattamento.
Si perchè siamo sicuri che se al posto di una delle squadre menzionate  in precedenza fosse comparso il nome della Juventus, non si sarebbe fatto altro che parlare di questa storia e tutti avrebbero cavalcato l’onda di questo nuovo scandalo per screditare i bianconeri e continuare a sottolineare quella, concedeteci, assurda tradizione popolare secondo cui “la Juve ruba”.

Come detto, lungi da noi innescare una nuova polemica, ma appare chiaro, come lo è sempre stato, che in questo Paese non esiste nè una cultura sportiva degna di questo nome nè un’intelligenza intellettuale tale da garantire un trattamento paritario sia che ti chiami Juventus, Frosinone o Pontedera (senza tirare in ballo quest’ultima società nel merito della vicenda ovviamente).

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