Mario Mandzukic, 19 milioni di motivi per restare

Oggi Mario Mandzukic festeggia i suoi 30 anni e magari si potrebbe regalare il trionfo in Coppa Italia. I 19 milioni pagati all’Atletico per l’acquisto dell’attaccante croato sembrano essere stati un buon investimento da parte della dirigenza bianconera, già solo per l’apporto in termini di gol, spesso decisivi, nel finale di stagione.

EREDITA’ – Ciò non era affatto scontato: la Juventus aveva iniziato la stagione con un attacco completamente nuovo. Carlos Tevez era tornato in Argentina mentre Fernando Llorente è tornato a giocare nella Liga, con la maglia del Siviglia. La domanda da porsi è dunque se la spesa dei 19 milioni è stata totalmente ripagata. La risposta non è certamente il sì incondizionato che si può dire di Dybala, ma quando si guarda alla totalità del suo lavoro di quest’anno, si può giungere alla medesima conclusione.

GOLEADOR – Mandzukic ha segnato molto, ovunque abbia giocato. In due stagioni con il Bayern Monaco, è andato a segno ben 39 volte tra Bundesliga e Champions League. L’anno scorso, ben 17 gol tra campionato e Europa con la maglia dell’Atletico Madrid. Se si guarda solo alle sue statistiche di questa stagione, sembra esser peggiorato notevolmente. Ha segnato solo 10 volte in campionato più due in Champions League e una in Supercoppa Italiana. Non ha segnato in campionato fino alla fine di ottobre e ha attraversato una striscia di 10 partite (considerando tutte le competizioni) senza segnare verso fine anno.

DECISIVO – Ciò che però fa la differenza nel gioco di Mandzukic non è imputabile alla quantità bensì nella qualità. Dei suoi 13 gol alcuni sono stati tra i più importanti che la Juventus abbia segnato durante tutta la stagione.

Nel mese di agosto ha sbloccato lui il risultato contro la Lazio in Supercoppa, facendo registrare  il suo primo gol con la maglia della Juventus. Gol anche in apertura di Champions League contro il Manchester City, sull’1-0 Mandzukic trafigge Hart su imbeccata di Paul Pogba. Ancora, gol fondamentale per il parziale pareggio contro l’Empoli, dopo che gli azzurri erano riusciti a passare avanti. I bianconeri hanno poi vinto 3-1, consolidando la loro posizione in classifica e rilanciandosi per la rimonta.

AIUTO – Nonostante alcune noie muscolari ha chiuso l’anno solare con cinque gol e un assist in cinque partite, guadagnandosi più volte il premio di uomo partita. Come in quel Juventus-Fiorentina quando all’80esimo ha messo dentro un pallone vagante in area viola, in un match avviato verso il pareggio. A parte i gol, Mario Mandzukic è stato fondamentale anche in fase di copertura: instancabilmente e disinteressatamente tornava indietro quando la Juve stava difendendo. Questo suo lavoro al vertice dello scacchiere di Allegri è stato un fattore aggiuntivo, spesso sottovalutato, che ha contribuito al record di Gianluigi Buffon di 974 minuti senza subire gol.

MALEDETTI NUMERI – Mandzukic può anche non aver avuto i numeri strepitosi e momenti di grande forma come il suo partner d’attacco, ma il suo contributo è stato senz’altro fondamentale. Le sue statistiche non sono quelle che ci si aspetterebbe da qualcuno pagato quasi € 20 milioni, ma la totalità delle sue performance è andata ben oltre questi semplici numeri, spesso fini a sé stessi.

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