La partita di Pereyra: scarsa condizione fisica e poca iniziativa. L’argentino nota dolente di una Juve perfetta

Un altro giocatore sotto la lente d’ingrandimento in questi ultimi impegni della Juventus è Roberto Pereyra. L’ex Udinese ha vissuto una stagione travagliata, fermato da un infortunio muscolare ad inizio campionato ha fatto fatica ad entrare nei meccanismi della squadra di Allegri e nella gara contro la Sampdoria si giocava una carta importante sia per poter sostituire l’infortunato Khedira nella finale di Coppa Italia (difficile che il tedesco recuperi), sia per essere riconfermato nella rosa dell’anno prossimo. Infatti, sono tante le voci che lo vogliono come uno dei partenti questa estate.

SCARSA CONDIZIONE – Il “Tucumano”, però, non ha sfruttato al meglio l’occasione concessagli da Max Allegri. Impiegato da mezzala destra, la condizione fisica del numero 37 bianconero non è apparsa ottimale. Infatti, non ha cercato le consuete accelerazioni palla al piede, una delle sue migliori e principali caratteristiche e non ha mai tentato il dribbling, altro fondamentale in cui eccelle, non creando quella superiorità numerica che gli si chiede. Anche nei passaggi, l’argentino non è stato molto preciso e non ha preso troppi rischi, privilegiando gli appoggi corti e facili sui suoi compagni di fascia Bonucci e Lichtsteiner, come da foto sottostante (fonte: Stats Zone).gara Pereyra

SUFFICIENTE IN DIFESA – In fase difensiva ha dato un minimo apporto, sacrificandosi nei raddoppi, recuperando due palloni e vincendo anche dei contrasti (due su tre). E’ stato il più falloso dei bianconeri (tre le scorrettezze commesse), visto che nella zona di campo che ha ricoperto spesso si è fatto vedere il giovane Correa, il più pericoloso della Sampdoria, un tipino non facile da marcare e da tenere sotto stretta osservazione per il futuro, che fa della velocità e della tecnica le sue armi migliori.

BOCCIATO – Riguardo alla fase offensiva Pereyra non ha lasciato il segno. Nessun inserimento senza palla e nessun tiro verso la porta. Ha provato un paio di cross verso il centro dell’area di rigore, ma entrambi non pericolosi e ribattuti dalla difesa genovese. Da un giocatore con le sue capacità tecniche ci si aspetta molto di più in termini di pericolosità. La sua partita finisce al 67’, sostituito da uno Sturaro più pimpante e voglioso rispetto alle ultime uscite. Su queste basi, il futuro di Roberto Pereyra non sembra possa essere ancora bianconero ed anche la titolarità in finale di Coppa Italia resta solo un miraggio

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