#ALLEGRI2018 – Allegri: “Vinciamo ancora, rinnovo punto di partenza”; Marotta: “Sfida vinta, ora la Champions”

Al sito ufficiale della Juventus, Massimiliano Allegri e Beppe Marotta hanno così commentato l’ufficialità del rinnovo del tecnico bianconero. Di seguito, ecco quanto riportato dalla redazione di SpazioJ.it.

PUNTO DI PARTENZA – Allegri: “Non è un punto d’arrivo, ma di partenza. Quanto è stato fatto resta nella storia, da questa finale di Coppa Italia e dall’inizio del prossimo anno bisogna lavorare per ottenere successi”

IL RINNOVO – Marotta: “Il primo tassello è stato posto. Era una formalità perché abbiamo iniziato questo rapporto con Allegri che ci ha portato due scudetti di fila e altri trofei molto importanti. Era fisiologico considerare questo rapporto continuativo, non c’erano motivi per divorziare. Anzi, bisognava rinnovare”.

LA SFIDA – Allegri: “Allenare la Juve è una grande sfida ed una grande responsabilità, qui si gioca sempre per vincere. È stato importante e stimolante due anni fa, lo sarà ancor più da quest’estate quando riprenderemo il lavoro”.

SFIDA VINTA – Marotta: “La Juventus, come società, è stata in grado non solo di scegliere buoni giocatori ma anche nel trovare continuità affidando i suoi ragazzi ad un grande allenatore come Allegri, nonostante lo scetticismo che ha contraddistinto il suo arrivo due anni fa. Merito della società l’aver trovato un grande allenatore e di averlo supportato quotidianamente nell’espletamento della sua professione”.

IL MERITO – Allegri: “I miei ragazzi hanno acquisito la mentalità della Juventus. Lavorare per ottenere il massimo dei risultati”.

IL PREGIO DI MAX – Marotta: “L’aver valorizzato a pieno le risorse che la società gli ha messo a disposizione. Poi direi l’aver dato consapevolezza dei propri mezzi ai giocatori in ambito europeo, dove abbiamo fatto dei risultati straordinari in questi due anni. Bisogna riconoscerlo”.

DA MIGLIORARE – Allegri: “C’è da migliorare nella costruzione del gioco, nei singoli giocatori. Ma soprattutto bisogna avere un’alta ambizione al di là delle aspettative. In questo dobbiamo lavorare, anche perché abbiamo grandi qualità tecniche”.

INIZIO CICLO – Marotta: “Se n’è aperto uno nuovo in continuità con quello vecchio, possiamo dire così. È normale che la Juve ha un palmares ricco di successi e questo è praticamente il nostro obiettivo: continuare a vincere. Ogni volta che partecipiamo ad una competizione l’imperativo è vincere”.

TRA I MIGLIORI – Allegri: “Raggiungere i migliori? Uno stimolo. Lavorare alla Juve è per pochi, sono orgoglioso ed entusiasta di farlo. C’è sempre una sfida nuova da affrontare e da raggiungere degli obiettivi”.

NUOVI OBIETTIVI – Marotta: “Primo: rivincere lo scudetto, sarebbe il sesto di fila e sarebbe un fatto straordinario nella storia del calcio italiano. Nessuna società ci è riuscito. E poi il fatto di poter partecipare alla Champions cercando di ottenere il massimo, anche se sappiamo che è sempre difficile competere con i grandi club. Ma dobbiamo trovare forza ed ambizioni per affrontarlo al massimo”.
Allegri: “Sempre competitiva e vincente in Italia. E poi ha l’obbligo ed il dovere di fare una grande Champions. E se dico così intendo che deve giocare le partite al pari delle grandi d’Europa. Poi a volte la palla va dentro o fuori ed esci agli ottavi. L’obiettivo è passare il turno e poi giocarci gli scontri diretti…”

LA FIRMA. Scudetto portato a casa, ma non è tempo di fermarsi qui: c'è un'altra Coppa Italia da giocare. Ecco: nel frattempo, pure una firma. Veloce, facile: come l'accordo trovato tra le parti. Allegri-Juve: 2018. La storia continua.
ALLEGRI NELLA JUVE – Marotta: “Quando si parla di allenatori spesso e volentieri si fatica ad individuare una percentuale di successo. Devo dire che l’allenatore è una componente importante: leader dell’area tecnica, del gruppo. E soprattutto non è solo quello che fa imparare a giocare a calcio o applica moduli o schemi, ma è soprattutto il leader del gruppo per motivazioni e controllo psicologico. Quindi credo che nelle vittorie grande merito vada dato alla figura dell’allenatore, quindi ad Allegri.

LA JUVE RESTA – “Società fondamentale, è la cosa più importante di tutti quelli che lavorano alla Juventus. Passano i giocatori, passano gli allenatori. Ma la storia e la società restano”.

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