Nel posto giusto al momento giusto: la ‘puntualità’ di Stefano Sturaro

Molto più che una semplice riserva. Nella Juventus, si sa, la concorrenza è spietata. Nessuno deve sentirsi titolare “eterno”. Ognuno viene chiamato a dimostrare a mister Allegri, durante gli allenamenti, di poter scendere in campo senza timore. Esistono calciatori che nello scacchiere tattico di una squadra debbono esserci per forza. Altri, invece, che col loro ingresso possono fornire dei contributi specifici durante determinate fasi della partita. Ebbene, Stefano Sturaro rientra proprio in questa speciale categoria. Già, speciale. Perché solo pochi, col loro carisma, riescono a cambiare passo ad una gara. All’ex centrocampista del Genoa va riconosciuto un immenso merito: sia in Champions League che in campionato – o anche in Coppa Italia – ha sempre elargito performance oltre la sufficienza.

Embleamitico il gol del 2-2 al Bayern Monaco nel match d’andata di Coppa dei Campioni. Quel tuffo nell’area piccola – quasi ad occhi chiusi – senza remori, o paura di eventuali scontri con difensori “in agguato” e Neuer in uscita dalla porta, permise ai bianconeri di pareggiare, regalando una speranza di qualificazione ai quarti. Sogno, come purtroppo ben sappiamo, svanito nelle terre bavaresi al ritorno. Eppure, tale caratteristica raffigura un animo coraggioso, battagliero. Un po’ per la sua grinta ricorda Gennaro Gattuso, sebbene dovrà ancora percorrere molta strada prima di raggiungere i livelli e le vittorie del buon “Ringhio”. Sturaro raffigura l’animo guerriero tipico di chi non molla. Mai.

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Può considerarsi l’erede dell’attuale tenico del Pisa? Al momento, no. Però sembra sulla buona strada. Peraltro mister Allegri intuisce bene i momenti in cui piazzarlo sul rettangolo verde. Tutti ricordano, del resto, gli applausi ottenuti nella semifinale d’andata targata 2015 col Real Madrid. Nonostante fosse stato poco utilizzato fino ad allora, diede tutt’altra impressione. A chiunque pareva che avesse sempre giocato da titolare. Qualità da non sottovalutare. E siamo sicuri che pure Antonio Conte, in vista degli Europei in Francia, stia facendo più di qualche pensierino su di lui. E qualora dovesse figurare tra i convocati, nessuno storcerebbe il naso.

Paolo Panico

 

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