Tre grandi ex d’accordo: “Senza Paul non si vince, non va ceduto”

L’Italia non basta più a una Juve affamata d’Europa e Marotta e Paratici sono già a lavoro: prima i rinnovi di Allegri e Barzagli, poi riflettori puntati su Paul Pogba. Allegri è stato chiaro: “Visto che non sono soldi miei, io per 100 milioni Pogba lo terrei”. In attesa che si scateni l’asta, i colleghi della Gazzetta dello Sport hanno chiesto a tre ex campioni della Juventus come gestirebbero il futuro di Pogba e il prossimo mercato bianconero.

POGBA - Se qualcuno dei club interessati all'asso francese, tra cui Barça e Psg, dovesse sborsare i cento milioni di cui si parla, la Juve farebbe un grande affare. Ma anche Raiola è pronto a sfregarsi le mani, per l'ennesimo colpo indovinato.

BONIEK“La Juve ha sem­pre dimostrato la sua forza, an­che quando ha dovuto fare a meno dei suoi campioni. È il gruppo che fa la differenza, non i singoli. Non so quale club potrebbe arrivare a spendere 100 milioni per Pogba in que­sto momento, ma di fronte a un’offerta del genere credo che sia lecito valutare ogni possibi­lità. Ovviamente il futuro di Po­gba dipende anche dagli obiet­tivi per la prossima stagione: è chiaro che per vincere lo scu­detto questa rosa basta e avan­za. Ma per la Champions, Paul diventa decisivo. Per colmare il gap con i top club d’Europa non basta comprare giocatori tanto per comprare: una squadra non si compra, si costruisce“.

RAVANELLI – “Lo ter­rei, anche di fronte a un’offerta di 100 milioni. Se vuoi vincere la Champions, Pogba è fonda­mentale: uno che può fartela vincere. Lo ha dimostrato que­st’anno all’Allianz Arena. In più è giovane, ha grandi margini, è il futuro della Juve. Poi per mi­gliorare questa squadra ci vor­rà un giocatore per reparto, specie a centrocampo visto l’in­fortunio di Marchisio. Mi pia­cerebbe Biglia, o Gundogan, e poi la priorità è il riscatto di Le­mina. Credo che la Juve debba dargli fiducia, se la sta meri­tando in campo, ha grandi qua­lità e un grande futuro”. 

TACCHINARDI – “Fino a dicembre lo avrei ceduto per 100 milioni. Il suo processo di maturazione sembrava arre­stato, e le responsabilità troppe. Negli ultimi mesi, invece, c’è stato un cambio di passo decisivo, quello che forse ci si aspettava da inizio stagione. Ora di fronte alla stessa offerta lo terrei.
Tacchinardi parla anche dei possibili colpi di mercato: “La Juve l’anno prossimo deve alzare il tiro, puntare all’Eu­ropa, e prendere Cavani. Poi magari un centrocampista e un laterale. In Europa serve più imprevedibilità che tat­tica, contano i grandi cam­pioni. Il campionato è un conto, ma la Champions è un’altra cosa.

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