Bonato: “Max è capace di cogliere ogni sfumatura al volo. Gestisce la tensione con allegria”

Se si è arrivati al quinto scudetto consecutivo il merito è soprattutto suo: di Massimiliano Allegri. Tanto contestato all’inizio quanto amato ora. Il tecnico livornese è riuscito a conquistare il popolo juventino a suon di prestazioni, hashtag e citazioni alla Yoda. In un’intervista esclusiva di gianlucadimarzio.com, Nereo Bonato, ex dirigente del Sassuolo ai tempi del passaggio dalla C1 alla B, racconta gli inizi del Max che fu, e che, ancora oggi, è.

IL GESTORE –Un giocherellone. Ma sempre molto attento a quello che gli succedeva intorno. Massimiliano coglie ogni sfumatura, ogni momento, al volo. E’ molto bravo nella lettura della situazione, tanto tattica quanto extra calcistica. Il pregio più grande? Gestisce la tensione in modo ottimale: con allegria, un pizzico di spensieratezza e leggerezza riesce a non farti perdere troppe forze nervose”

L’INIZIO –Il nostro allenatore – Remondina – decide di non proseguire nel progetto Sassuolo e ci comunica il suo addio verso metà giugno. Noi ci siamo trovati un po’ impreparati: non ce l’aspettavamo. Poi una sera Giovanni Rossi – che con Allegri ci aveva giocato, in passato – mi presenta Massimiliano, a Milano. Parliamo di calcio, ci conosciamo un po’. A fine serata mi ritrovo solo con Giovanni e gli dico ‘sarebbe davvero l’allenatore giusto per noi! Peccato sia già andato a Lecco’ ma… La trattativa tra il Lecco e Allegri salta così noi abbiamo fatto in modo che venisse da noi”.

Allegri Panchina D'oro
LA SCALATA – “A Sassuolo ha fatto un passettino in avanti nella sua carriera, è maturato al punto giusto da…” andare direttamente in Serie A. “Ricordo bene il suo trasferimento al Cagliari. Cellino lo stimava molto poi Massimiliano era già stato in Sardegna come giocatore. Non abbiamo frenato le ambizioni di nessuno. Il doppio salto era un motivo di grande soddisfazione per noi però… non ti nego che un po’ di preoccupazione ce l’abbiamo avuta: Massimiliano si era integrato bene, aveva vinto un campionato di Lega Pro molto difficile, capiva i ragazzi, gestiva tutto alla perfezione. Restavamo senza un grande allenatore”.

MR. POSITIVITA’ – “Possiede valori importanti. Le sue convinzioni le ha sempre avute ma non è per niente presuntuoso.Non si abbatte mai. Può anche attraversare un momento di difficoltà però alla fin fine ne esce sempre”.

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