Marotta: “La squadra è lo specchio della società. In settimana prolungheremo il contratto di Allegri. Mercato?…”

 Giuseppe Marotta, ad della Juventus, ha parlato ai microfoni di Mediaset Premium, analizzando la stagione terminata con la vittoria dello scudetto, ma anche la prossima, toccando vari punti. Queste le sue parole.
SOCIETÀ E SQUADRA – La squadra è lo specchio della società, abbiamo lavorato per supportare quotidianamente l’allenatore e i giocatori. All’inizio non eravamo assolutamente disperati, sapevamo che avremmo potuto risalire la china, sapevamo di avere un allenatore capace di gestire al meglio la situazione.
Abbiamo una squadra composta da alcuni senatori con molta esperienza e giovani molto bravi: è questo il mix che ha portato a questo scudetto. E’ un titolo che è anche dei 300 dipendenti che lavorano ogni giorno per questa squadra.”Marotta
ALLEGRI –  Un matrimonio che andrà avanti, si prolungherà il contratto nel corso della settimana, ma è un atto formale, c’è grande stima reciproca.”
POGBA “Sono dinamiche da vivere a fine campionato, ne parleremo nelle settimane successive, ma non credo che ci saranno grandi problemi.”
CHAMPIONS –  “L’anno prossimo in Champions vogliamo essere protagonisti, ma è un torneo ed quindi ci sono circostanze fortunose, cose che non capitano in un campionato. Oggi siamo campioni d’Italia con dodici punti di vantaggio, ed eravamo a -11!”
MERCATO –  André Gomes? Questo gruppo ha un livello di qualità notevole, non è semplice andare sul mercato e migliorare la qualità della rosa, ma ci proveremo anche quest’anno, sfruttando le opportunità che ci offrirà il mercato. Berardi? C’è un buon rapporto con il Sassuolo, lui è un patrimonio del calcio italiano: sappiamo che dobbiamo puntare sul meglio del calcio italiano e poi di quello europeo. Andrea Agnelli ha creato una struttura in cui ha dato competenze a persone giuste in tutti i settori: il nostro successo sportivo è frutto di rischi, di investimenti importanti, ma abbiamo pareggiato il bilancio nonostante siamo partiti da un rosso di novanta milioni.”

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