Juventus formato Europa, ecco i cambiamenti

Come ha poc’anzi dichiarato Allegri in conferenza stampa: “L’eliminazione in Champions ci è andata di traverso, è dispiaciuto uscire a un minuto dalla fine. L’anno prossimo dobbiamo lavorare per riconfermarci in Italia e fare una grande Champions”Sintomo di una ritrovata confidenza con la coppa dalle grandi orecchie, sfiorata appena un anno fa. Per poter finalmente alzare al cielo il trofeo c’è ancora da lavorare, ma la strada intrapresa è senz’altro quella giusta.

FONDAMENTA – Come detto le basi ci sono e sono importanti. Si riparte da Monaco, dai primi 70 minuti che hanno messo in seria difficoltà la squadra bavarese. Probabilmente un calo di tensione, un po’ di stanchezza e si è consumato l’epilogo che tutti quanti conosciamo. Reparto per reparto ecco i cambiamenti che potranno portare la squadra bianconera a trionfare entro il prossimo quinquennio.

PORTIERE – Poco da dire se non che Buffon dall’alto dei suoi 38 anni e con la fascia di capitano rappresenta il punto fermo di questa squadra. Certo, un sostituto all’altezza andrà individuato nel breve ma finché Gigi risponderà con performance come quelle di questa stagione questo sarà l’ultimo dei problemi. Giusto per fare qualche nome: Perin potrebbe essere un’interessante alternativa agli svariati portieri già nell’orbita bianconera.

DIFESA – Se si rimarrà con il 3-5-2, o comunque con una difesa a 3, la premiata ditta BBC è una delle più affidabili d’Europa. Il rinnovo di Barzagli è solo una formalità e Rugani è ormai la giovane alternativa di lusso a uno di loro tre in caso di squalifica o, facciamo gli scongiuri, di infortunio. Evra dovrebbe rinnovare, mettendo ancora la propria esperienza e dedizione al servizio della causa bianconera. E occhio a Lirola, terzino della Primavera che ricorda un certo Lichtsteiner.

CENTROCAMPO – Se Pogba dovesse rimanere a Torino il problema non si pone affatto. La maturazione tecnico-tattica che potrà avere nelle prossime stagioni alzerà ulteriormente il tasso di qualità in mediana. Merita un discorso a parte Marchisio. Il Principino sarà reduce da un’operazione importante e non sarà garantito un suo apporto continuo in termini di prestazioni nel prossimo anno. Servirebbe un giocatore “alla Verratti”, per intenderci. Thiago Alcantara e Gundogan, ad esempio sono i nomi che più si presterebbero a questo ruolo ma sembrano lontani dall’orbita juventina.Marchisio

La dirigenza dovrà essere brava, dunque, ad individuare il centrale di qualità in grado di poter supplire degnamente all’assenza di Marchisio. Infine c’è il nodo trequartista da risolvere. Se si opterà per un cambio di modulo in questo senso andranno studiati un paio di nomi, visto che Hernanes non ha convinto, così come Pereyra.

ATTACCO – Il sogno è sempre Cavani, che se dovesse arrivare cambierà inevitabilmente il peso offensivo della squadra. Berardi è l’altro nome caldo ma andranno valutati altri aspetti come la duttilità tattica e il modulo da adottare con il calabrese in campo. Cuadrado sembra sempre più lontano da Torino e sostituire la corsa e l’estro del colombiano non sarà affatto facile. Last but not least, c’è Morata, la cui cessione libererebbe uno slot nel reparto. Cessione che il popolo bianconero non si augura di certo ma diritto di riacquisto che il Real Madrid ha tutto il diritto di esercitare a partire da quest’estate.

Insomma, a partire dai giovani e dai giocatori ormai affermati sono pochi gli innesti da fare per il famoso salto di qualità ma dovranno essere acquisti oculati, come avviene ormai da quattro anni a questa parte. Le dinamiche di mercato in questa rovente estate saranno le protagoniste sotto tutti i punti di vista, per rilanciare la Juventus ai livelli che le competono.

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