Allegri, i suoi programmi per il futuro e quella chiave per il rinnovo

Quanto sembra lontana, quella sconfitta contro il Sassuolo: sembrava il capolinea di sogni, ambizioni, record. Invece, no: la Juve s’è ripresa, ha recuperato venti punti al Napoli e, ora, accarezza il quinto Scudetto di fila. Manca poco, davvero poco: due vittorie e un pareggio, perché “il Napoli farà ancora almeno dieci punti”, dice un Allegri cauto. Che non vuole sentire ancora parlare di campionato vinto: “Le feste in anticipo tolgono concentrazione”, ha scritto su Twitter.

Ecco: ora bisogna lavorare, senza cali di tensione, per il resto ci sarà tempo. Pure per quel rinnovo che è già pronto, sulla scrivania del tecnico bianconero, in attesa di essere firmato: cinque milioni di euro a stagione, fino al 2018. È una formalità, secondo tutti, ma Allegri ieri aveva spaventato i tifosi: “Prima di parlare del contratto, si pianificherà il futuro. Se non ci fosse condivisione uno se ne va”, aveva detto in tv. Anche se poi, in conferenza stampa, ha spiegato: “Non vorrei essere frainteso, condividere i programmi per il futuro è la prassi di ogni finale di stagione”.

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I suoi programmi per il futuro sono chiari: vincere, finalmente anche in Europa. “Se questi ragazzi restassero, in due o tre anni, questa squadra può tornare in finale di Champions”, ha ripetuto. Insomma, il messaggio è chiaro: rinnoverà, ma non vuole cessioni eccellenti. E se magari potrebbe capire l’addio di Morata, non sarebbe così tanto disposto a privarsi di Paul Pogba: il francese migliora sempre più ed è ormai uno dei migliori centrocampisti al mondo. E, allora, Allegri vuole prima sedersi a discutere con lo società: “La Juve lavora molto bene sul futuro”, ha ammesso, lasciando capire che alla fine un accordo si troverà. La parola d’ordine è rinforzare, quindi, senza rivoluzionare di nuovo.

Perché la sensazione è che questa squadra possa fare grandi cose: “Se manteniamo questa qualità e ci miglioriamo, arrivare in finale e vincere la Champions in due anni non è utopia”, ha detto Bonucci. Che ha una convizione:  “La Champions di quest’anno l’abbiamo buttata noi, prima a Siviglia e poi a Monaco. Ma abbiamo acquistato esperienza, da aggiungere a quella che avevamo già”.

Esperienza, già: serve a un gruppo giovane, pure se con tanti elementi di qualità. Lo sa, Allegri: “L’aspetto mentale va migliorato. Mi sono arrabbiato per il giallo di Morata, così come per quello di Zaza, perché quando si è diffidati non si possono prendere certi gialli”. E per migliorare serve continuità, che è la vera chiave per il rinnovo del mister: più dei soldi, più d’ogni altra cosa.

 

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