Juve-Palermo, le pagelle dei bianconeri: tutto Cuadra, Pogba da dieci. E la bellezza del gol firmato Padoin

Quattro timbri, quanta gioia. Un pomeriggio da +9 in quel di Torino, con lo Juventus Stadium che si gode un’altra giornata pazzesca. Palermo annichilito, sì: tutto merito dell’estro di Paul Pogba, di un Cuadrado versione Fifa e di un Sami Khedira da puro Vidal. Ah, e tocca pure a Padoin: meraviglioso centometrista e allo stesso tempo chirurgo d’area di rigore.

Lo scudetto è più vicino, ma questa squadra ha già vinto. Su tutti i fronti.
Ecco le pagelle..

BUFFON 6 – Nell’ordine: s’arrabbia con le sfere alte dopo l’infortunio di Marchisio, ringrazia quel muro di Barzagli dopo il tocco beffardo di Trajkovski, butta in angolo il bel tentativo di Lazaar. Ovviamente, dando carica e serenità al reparto difensivo per tutto il match. Che se non c’è lavoro, quasi se lo crea.

BARZAGLI 6.5 – È come la storia dei mongoli che non riescono a scavalcare la muraglia cinese. Il Palermo è sempre in partita, non ha certo paura. Figurarsi Barzagli: in scivolata, d’anticipo, d’astuzia. E poi, quel salvataggio sulla linea: il terzo nelle ultime quattro partite, tra Toro, Milan e appunto Palermo. Personalissimo hattrick.

BONUCCI 6 – Un po’ se lo divora, sì. Perché quel colpo di testa, sicuramente disturbato dal movimento di Evra, avrebbe potuto e dovuto dare molto di poù. Per il resto, contro il Mudo si fa quel che si può. E lo si fa bene.

RUGANI 6.5 – Imposta spesso col mancino, normale che talvolta vada in difficoltà. Tempo al tempo, ma è alla sesta da titolare, ma è d’una sicurezza invidiabile. Allegri, anche qui, c’ha visto lunghissimo. E l’ex canterano non può che ripagare così…

Juventus' miedfielder Paul Pogba celebrates after scoring the fist goal of during the Italian Serie A soccer match between Juventus Fc and Torino Fc at Juventus Stadium in Turin, 31 October 2015. ANSA/ ANDREA DI MARCO

CUADRADO 7 – Irruente, sempre e comunque. E quando sembra peccare di qualità, s’inventa un gol pazzesco: perché prima fa fuori Lazaar con uno scavetto, poi se l’aggiusta e scarica un destro secco degno del miglior Mark Lenders. Tu chiamalo, se vuoi, fenomeno.

KHEDIRA 6.5 – Chiama il passaggio, Pogba esegue. Ah, e poi c’è lo stop, il controllo docile, il destro al volo. Khedira fa il Vidal, ancora: arriva al quinto centro stagionale. E senza infortuni, chissà quante altre soddisfazioni. L’abbiamo già detto, ma quant’è bello ripetersi: quando sta bene, non ce n’è per nessuno.
PADOIN 6.5 – Ieri lodato in conferenza da Allegri, oggi chiamato in causa da mezzala. Si regala un gol bello ed importante: poi l’abbraccio del gruppo è da brividi. È l’esempio di come, certe volte, il calcio sa essere profondamente giusto.

MARCHISIO s.v. – Mani sul volto, ginocchio girato. La scena è triste, a tratti orribile. Fa male: a lui, ai tifosi, ad Antonio Conte. Animo, Claudio.
LEMINA 6 – Prende posto e lavoro di Marchisio, e cioè s’attacca a Vazquez come se fosse la cosa più bella e naturale del mondo. In fase d’impostazione, comunque, potrebbe osare di più: necessario se vuol continuare con questa maglia.

POGBA 7.5 – Quand’è concentrato, allunga il gambone verso lo scettro di giocatore più completo al mondo, un po’ come ha fatto sul secondo gol. Sette gol degli ultimi nove della Juventus portano la sua firma: serve altro? Anche oggi, l’assist è tanto diabolico quanto dolce. Anche oggi, la prestazione è sontuosa, magica, coerente col suo talento. Anche oggi, è sporco e cattivo, ma ugualmente bellissimo.

EVRA 6 – Viene e va, che a sinistra c’è tanto da fare. Certo, Rispoli va a folate, ma rispolverare l’asse tutto francese con Pogba è cosa buona e giusta. E soprattutto, proficua.

DYBALA 6 – Settimana dura, tutti sappiamo perché. Parte grintoso, termina nervoso: bella differenza. Bella quasi quanto il suo talento: puro, cristallino, impossibile da nascondere anche in una giornata difficile. Appena tornerà in condizione…
MORATA 6.5 – Un colpo di testa, qualche folata, poco spazio per andare di falcata. Sì, ma la rabbia è ingiustificata: e ciao Lazio. Allegri se lo divorerà. O forse no: perché l’ultimo assist è un cioccolatino.

MANDZUKIC 6.5 – Solita storia: ultimo baluardo, primo a buttarsi dentro. Ennesimo pomeriggio passato a fare sportellate, e pure a divorarsi qualche gol. Ma dopo quel paio di fila, prendiamolo come turno di riposo.

ALLEGRI 7 – Lemina-Hernanes? Sceglie legna e non qualità. Giusto in quel frangente della partita. Per il resto, normale amministrazione. Normale quanto le urla indemoniate contro la leggerezza di Pogba…

Cristiano Corbo

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