Mandragora, difesa o centrocampo non fa differenza

L’investimento effettuato dalla Juventus a gennaio per acquistare Rolando Mandragora dal Genoa evidenzia una grande fiducia riversata nelle potenzialità di un ragazzo che, a 18 anni, è già titolare in Serie B e nella Nazionale Under 21. La Juve ha versato nelle casse del Genoa 6 milioni di euro di parte fissa, più altri 6 milioni in base al raggiungimento di alcuni bonus. Fino alla fine della stagione resterà a Pescara sotto gli insegnamenti di Massimo Oddo, tecnico emergente e tra i più validi del campionato cadetto.

mandragora1ADATTAMENTO – Proprio Oddo sia per necessità, sia per testarne il rendimento ha spostato Mandragora dal centrocampo alla difesa, piazzandolo da centrale in una retroguardia a quattro. Nonostante il suo ruolo naturale sia quello di centrocampista davanti alla difesa, il calciatore napoletano se l’è cavata egregiamente anche in difesa, dimostrando oltre alle sue doti tecniche e fisiche anche un’ottima capacità di adattamento. Senso della posizione e doti da marcatore non mancano. Finale di stagione da osservare con attenzione quindi. La strada è ancora lunga e senza dubbio Mandragora ha dalla sua, oltre che la giovane età (classe 1997), anche delle qualità tecniche e tattiche davvero niente male.

FUTURO LUMINOSO – Il giocatore possiede enormi margini di miglioramento, pur avendo già mostrato abilità eccellenti: senso tattico, personalità e qualità in fase d’impostazione e un fisico importante per un ragazzo della sua età. Allegri lo valuterà in estate e deciderà con il ragazzo quello che potrà essere il percorso di crescita più adatto. Visto il progressivo rinngiovanimento della rosa che sta attuando la Juve, Mandragora potrebbe anche essere tenuto in bianconero e fatto crescere sotto gli insegnamenti di Bonucci (per la difesa) e Marchisio (per il centrocampo). Come al solito, la dirigenza bianconera dimostra di puntare fortemente sui giovani, possibilmente italiani.

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