Tra conferme ed esperimenti, Madama torna in finale a Viareggio

La finale del Torneo di Viareggio è un appuntamento a cui Madama manca dal 2012: da lì in poi una clamorosa eliminazione agli ottavi contro la Juve Stabia, ancora stop agli ottavi nel 2014 contro il Verona, mentre nel 2015 la squadra addirittura non ha preso parte al torneo. Non è stato un torneo semplice per Fabio Grosso, che ha dovuto fare i conti con diverse assenze, su tutti quella di Luca Clemenza, che con il torneo ancora in fase embrionale ha subito un grave infortunio ai legamenti. L’uomo delle notti magiche di Germania 2006 ha quindi avuto l’opportunità di fare diversi esperimenti e inserire con decisione volti nuovi, senza ovviamente dimenticare le ulteriori conferme giunte da chi aveva già dimostrato le sue qualità nelle precedenti apparizioni.

I VOLTI NUOVI – Tra i volti nuovi spiccano quelli di Didiba e Di Massimo. Il primo, arrivato durante la sessione invernale dal Perugia, si sta dimostrando un validissimo rinforzo per la primavera bianconera: tanta corsa e quantità, ma non solo, perché il centrocampista classe 1997 ha messo in mostra anche ottime qualità da incursore – basti pensare alla doppietta decisiva contro il Bologna – ed anche una discreta capacità di mandare a rete i suoi compagni. Alessio Di Massimo, invece, dopo i primi mesi di difficoltà dovuti al salto di qualità – perché passare dai dilettanti alla Juventus, seppur a livello giovanile, non è di certo cosa facile – ha iniziato a ingranare, disimpegnandosi bene sia come centrale d’attacco sia come attaccante esterno. Certo, ha bisogno di trovare continuità, ma ciò che ha fatto vedere lascia ben sperare.

LE CONFERME – La conferma, qualora ce ne fosse ancora bisogno, è senza dubbio rappresentata da Pol Lirola: il terzino catalano, che già in campionato primavera sta dimostrando tutto il suo valore, ha confermato di essere, tra gli uomini di Fabio Grosso, il più adatto alla prima squadra. Dal primo al novantesimo non smette mai di coprire l’intera corsia di sinistra con diligenza e, soprattutto, qualità, che gli ha consentito di fornire numerosi assist per i compagni. Anche Luca Clemenza, fino al momento dell’infortunio, aveva dimostrato di essersi adattato al meglio nei nuovi panni di regista della squadra. Bisognerà attendere il suo rientro e, una volta messo alle spalle questo infortunio, la Juventus avrà in casa il regista del futuro.

TALENTI A SPRAZZI – E, come sempre a livello giovanile, c’è chi lascia intravedere ottime qualità, ma deve ancora trovare un pizzico di continuità per poter dimostrare di essere all’altezza della prima squadra. Stiamo parlando di Guido Vadalà e Carlos Blanco Moreno. L’argentino ha in più occasioni dimostrato di avere le stimmate del fuoriclasse, ma ha alternato giocate vincenti a errori grossolani, su tutti il gol divorato contro il La Spezia in semifinale. Anche il centrale proveniente dalla cantera del Barcellona ha dimostrato sì di essere capace di comandare la retroguardia ed essere prezioso anche in fase d’impostazione, oltre che in quella di recupero, ma al tempo stesso i cali di concentrazione sono ancora troppi. E, per un difensore, è un aspetto su cui bisogna assolutamente lavorare.

Corrado Parlati (@Corrado_Parlati)

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