Mandzukic, il bomber guerriero che bomber non è

Mario Mandzukic è un guerriero, uno di quelli che non molla mai. Uno che al novantesimo corre, eccome se corre: torna, pressa, recupera. E, poi, ha un bagaglio d’esperienza impossibile da trascurare: ha vinto tanto, dal campionato croato con la sua Dinamo Zagabria alla Champions League con il Bayern Monaco. È questo uno dei fattori che ha spinto la Juventus ad acquistarlo, per 19 milioni di euro: “Mandzukic è il sostituto di Tevez”, disse Marotta.

Ecco, per carisma Mandzukic è un degno sostituto di Tevez. Ma se il posto dell’argentino è stato preso de facto da Dybala, il croato avrebbe dovuto segnare e non far rimpiangere chi è partito in estate. Ora, è vero che l’exploit di Paulo ha colmato quel gap, ma senza di lui in che condizioni saremmo? Mandzukic ha segnato appena sei gol, in venti partite, e ha servito quattro assist. E solo due delle sue reti sono risultate decisive ai fini del risultato.

L'ultimo gol di Mandzukic, contro il Carpi, il venti dicembre 2015
Gli ultimi gol di Mandzukic risalgono a Carpi-Juve di dicembre

È inutile prendere in considerazione Higuain, che sta disputando una stagione fenomenale, ma per esempio Josip Ilicic ha segnato undici reti, con cinque assist, e il tanto criticato Dzeko è a quota sette gol. Sono numeri, certo, ma non possono essere trascurati. Il lavoro difensivo di Mandzukic è prezioso, pure tanto, però non indispensabile: senza di lui, sicuramente, la Juve continuerebbe a mantenere la solita solidità.

Se i bianconeri vorranno fare un altro salto di qualità in Europa, che ormai è quello definitivo, serve un bomber. Il ritorno contro il Bayern Monaco n’è stata la prova: Lewandowski, sostituto di Mandzukic in Baviera, ha dato il via alla rimonta, con uno di quei gol che sembrano facili, ma non lo sono. E, invece, il croato è stato un peso per la manovra, dato che non è stato capace di dare profondità e cattiveria sottoporta.

È per questo che uno del calibro di Cavani, che mai come quest’anno sembra un colpo possibile, sarebbe il tassello perfetto per completare il puzzle bianconero. L’uruguayo non farebbe rimpiangere – per usare un eufemismo – l’ormai scontato addio di Alvaro Morata, né tantomeno uno eventuale di Mandzukic: il croato, attualmente, è valutato circa venti milioni di euro e, allo stato delle cose, non è da escludere una sua cessione. Se si arrivasse a un grande bomber, s’intende.

Felice Lanzaro (@FeliceLanzaro)

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