Paulo Dybala, un nome che sa già di leggenda. Genio, carisma e movimenti da Pulce sognando la Top Ten

Se all’inizio dell’anno si potevano avere dubbi sull’acquisto milionario fatto dalla Signora, oggi, 13 marzo 2016, si hanno solo certezze: Paulo Dybala è un fenomeno assoluto. Sì, perché quei 40 milioni oggi sembrano briciole rispetto al talento mostrato in campo dal “Picciriddu”. Talento, poi, sembra quasi un termine inappropriato, perché ogni volta che quel suo piede sinistro accarezza la sfera è tutt’altro che blasfemo parlare di magia.

I PARERI – L’arrivo in bianconero ha subito fatto comprendere quale sia la caratura del giocatore che ci troviamo di fronte: unica, preziosa, inimitabile. Se all’inizio veniva visto come un potenziale investimento per il futuro, oggi è il cardine imprescindibile del presente. E adesso, con la sua esplosione totale, ci si chiede quali possano essere i limiti di questo calciatore. Un ragazzino di 22 anni che strega ogni volta che è in campo e che sino ad ora ha già segnato 14 reti, superando già il suo record palermitano. Al fronte dei suoi numeri, e non solo in termini realizzativi, in tanti si chiedono quale sia il segreto della sua forza e, soprattutto, se possa già considerarsi tra i primi 10 calciatori al mondo. Domande che sorgono spontanee soprattutto quando, dopo i colpi intravisti come il gol alla Lazio e nei suoi movimenti in generale, sorge un paragone scomodo, che fa quasi paura: quello con Lionel Messi.

LA FORZA – Ancora blasfemia? Forse. O forse no, visto che più di un indizio porta verso questa direzione. Il suo genio, il piede sinistro, l’essere decisivo, tutte qualità che rimandano a quell’inarrivabile mito, quella figura quasi intangibile che per quasi tutti è il dio del calcio moderno. E se fosse prematuro parlare già di un simile accostamento, per molti è solo questione di tempo, prima che il “piccolo argentino” raggiunga il “piccolo gigante”. I pareri di chi è parte integrante del mondo del pallone non sono tutti uguali, ma portano ad una verità imprescindibile: la sua forza sta soprattutto nella sua personalità. Quella con cui, da rivelazione della scorsa stagione e scommessa da 40 milioni, è diventato il simbolo della nuova Juventus. Quella rivolta verso il futuro e verso le imprese impossibili, quella nel segno di Paulo Dybala. “Già nella Top 10 dietro Messi e Ronaldo” afferma Abel Balbo, “E’ un altro Messi”, continua Pietruzzo. E le conferme arrivano anche da Don Fabio Capello: “Nessuno a 22 anni ha dimostrato i suoi colpi tecnici e questa personalità. In Italia si è affermato, ora ha bisogno della consacrazione europea. Il gol contro il Sassuolo in equilibrio precario è qualcosa di straordinario”. Insomma, parole che sanno di garanzia e di cui, probabilmente, il numero 21 non avrebbe nemmeno bisogno.

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SOLO L’INIZIO – A 22 anni è arrivato nella più grande squadra d’Italia a piccoli passi che, ora, sembrano quelli di un gigante. Con un carisma inaspettato e la voglia di spaccare il mondo, instancabile e insuperabile. Paulo Dybala, alla sua giovane età, è già tutto questo. E allora quali potrebbero mai essere i suoi limiti? Quanto potrà migliorare ancora? I tifosi juventini hanno tutte le motivazioni possibili per poter sognare in grande. Il futuro potrebbe, anzi, sicuramente, lo porterà ad essere meglio. Anzi, il migliore. Perché di margini di miglioramento, l’argentino, ne ha a iosa e con il potere del suo magico, fatato, mancino da urlo, magie come quella di venerdì sono ordinaria amministrazione.

Perché a 22 anni la strada avanti è ancora lunga. Perché a 22 anni, se ti chiami Paulo Dybala, non potrebbe essere più in discesa.

Mattia Riccio (@MattRiccio11)

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