Juve e Napoli, la diversità nella gestione dell’organico

Sportweek pubblica un dato: la Juventus in campionato ha schierato ventotto nomi, il Napoli solo 20, numero più basso della Serie A.

La volata finale è ancora incerta, non si sa quale delle due filosofie di pensiero sia quella più redditizia, ma, se non si può ancora dare giudizio, si può certo presentare il dato; un dato netto e significativo.

DIVERSITA’ – Il Napoli rispetto alla Juventus è in una fase di rinnovamento, con la guida tecnica completamente rinnovata e una squadra diversa nello spirito e soprattutto nella resa sul campo. L’ampiezza di rosa, soprattutto la qualità trasversale all’interno di essa è un traguardo che si raggiunge col tempo, soprattutto se si considera che molte alternative sono scelte della precedente gestione; in questo i bianconeri sono molto cresciuti, permettendosi infatti di contare su un numero più complesso di elementi.

gabbiadini-mertensGESTIONE – Poi c’è la gestione. Tralasciando i numeri, fa scalpore il fatto che un talento purissimo come Manolo Gabbiadini abbia finora recitato la parte dello scudiero, non trovando quasi mai lo spazio dal primo minuto; l’uragano Higuain è incontenibile, vero, ma l’accantonamento totale di Gabbiadini fa specie.

Spesso anche Mertens, ad esempio, fatica a trovare spazio dal primo minuto, nonostante in diverse occasioni il suo talento avrebbe potuto essere preferito a quello di Callejon o Insigne. La gestione del gruppo è molto vecchio stile, con una spremitura totale del gruppo leader.

Chi avrà ragione?

Roberto Moretti

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