Allegri e la strategia per arrivare al Bayern: meno stress, più relax

“Vincere non è importante, ma è l’unica cosa che conta”. Massimiliano Allegri, al motto bonipertiano, aggiungerebbe: “Sì, ma con calma”, con accento da livornese doc e fare tranquillo, quasi canzonatorio. Se si dovesse cercare il vero punto di discontinuità tra la gestione di Conte e quella dell’attuale tecnico bianconero, è proprio questa: Conte cercava sempre di tenere altissima la tensione, mentre Allegri vuole che la squadra sia quanto più serena e tranquilla possibile.

La cosa non significa concedere distrazioni, ma semplicemente lasciar respirare il gruppo quando serve. È forse anche per questo che il toscano ha fatto breccia, sfruttando lo “stress” indotto dal suo predecessore. E, ora che la stagione è arrivata a un momento clou, non si cambia registro: “Il Bayern non deve essere un’ossessione”, ha ripetuto più volte.

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Serve una prova perfetta, ma c’è la consapevolezza di potercela fare. E, al tempo stesso, l’umiltà di riconoscere la superiorità dei bavaresi. L’eliminazione – sarebbe la prima per Allegri, in bianconero – non sarebbe un trauma e, quindi, il tecnico non vuole mettere troppe pressioni sui suoi: gli ha concesso il sabato e la domenica liberi, per ricaricare le pile. Niente ritiri, sedute extra o chissà cos’altro: solo riposo, specialmente mentale.

Lo stress sarebbe un altro ostacolo da superare, quindi la via del relax sembra la più consona. Attenzione, però, ciò non vuol dire che ci sia meno concentrazione: l’obiettivo resta comunque il passaggio del turno, ma senza affanni. “Il Bayern è una squadra formidabile, ma lo siamo anche noi”, ha detto Marchisio. “Sarà un’impresa. Difficile, ma non impossibile”. Ecco.

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