Atalanta-Juve, l’analisi del centrocampo: Pogba ha bisogno di riposo, che sorpresa Lemina

La Juventus c’è e risponde alla vitoria del Napoli. Ristabilita la distanza con una vittoria non certo facile sul campo dell’Atalanta che ha tenuto bene contro una Juve ben messa in campo. Le reti portano le firme di Barzagli, abile a spingere la palla in rete dopo la sponda di Mandzukic, e di Lemina che ha fatto fuori due avversari prima di battere Sportiello con l’esterno destro. Tutto sommato la prova dei ragazzi di Allegri è stata sufficiente, anche se a centrocampo si è manifestata qualche imperfezione che di cenrto non sarà piaciuta al tecnico livornese.

KHEDIRA – L’approccio alla partita del tedesco è perfetto. Spezza la manovra avversaria e ha tempi di inserimenti degni di una vera punta. Ha l’occasione per sbloccare subito il risultato ma il suo destro è troppo centrale. Nella ripresa si vede meno e va nuovamente vicino al gol ma è troppo lento per anticipare Sportiello. Impreciso.
LEMINA (dal 68′)  A Milano in Coppa Italia, prima di subentrare in campo, ha ricevuto gli incoraggiamenti dalla panchina. Ne ha fatto frutto anche ieri pomeriggio a Bergamo e ci ha dimostrato di non essere solo il classico centrocampista di interdizione: doppio dribbling e esterno destro all’angolino. Sorpresa.

POGBA – Non ci siamo. Certo, ti innamori di lui quando palla al piede ti fa un doppio passo e tunnel all’avversario ma se arrivi in zona tiro e ti lasci soffiare palla come un pollo, a cosa è servito? Crea poco, perde tanti palloni ingenuamente e i suoi giochetti con il pallone tra i piedi sono inutili. Inconcludente.

MARCHISIO – Metronomo della squadra, detta i tempi da vero regista. Si incolla la palla al piede e smista palloni a destra e a manca. Aiutato da Khedira, è una diga in mezzo al campo. Arriva più volte al tiro dalla distanza senza però creare grossi problemi all’estremo difensore atalantino. Supremo.

PEREYRA  – Che Allegri sia un fanatico del 4-3-1-2, non avevamo dubbi. Ma anche stavolta assiste ad una prestazione al di sotto delle aspettative dal suo trequartista. Spesso si ritrova in attacco a giocare da seconda punta lasciando il compito a Dybala di agire da anello di collegamento tra il centrocampo e l’attacco. Si vede poco, pochissimo. E’ sceso in campo?!

Venerdì sera allo Stadium arriverà il Sassuolo, poi si volerà a Monaco per il sogno Champions. Resta qualcosa da limare in mezzo al campo ed Allegri lo sa. Per continuare la corsa al quinto scudetto di fila, bisogna ritrovare il miglior Pogba magari concedendogli qualche minuto di riposo.

Michele Ranieri

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