La Juve affamata di record: così Allegri può entrare nella storia

Tante le similitudine della Juventus di Allegri con quella storica, vincente e quasi inimitabile di Charles, Sivori, Boniperti. Se è cambiato il modo di giocare, gli schemi, la rapidità di gioco e d’esecuzione, non è affatto mutato lo stimolo e l’esortazione che i colori bianconeri conferiscono ai calciatori per conquistare trofei. Accedendo alla finale di Coppa Italia (o meglio, Tim Cup), si eguaglierebbe un record che reggeva sin dalla stagione 1959/1960 quando la Juve del “Trio magico” fu letale, spettacolare, potente.

IMPRONTA AGNELLI – Il record è in piedi da 57 anni, quando il papà di Andrea Agnelli – Edoardo poco più che ventenne e già presidente – decise di acquistare l’incantevole Sivori per qualche “pesos” in più da donare nelle casse del River Plate. A distanza di una vita, le “buone maniere” sembrano essere tramandate da padre in figlio: così Andrea è a capo di un team glorioso ed è pronto a incrementare la storia bianconera dei successi che merita.

UN ALTRO RECORD – Il popolo bianconero, vittorioso più di ogni altro, vive perennemente nei ricordi di momenti magici di vittorie, trofei ed emozioni uniche che la maglia riesce a dare. Gigi Buffon, calciatore e uomo storico della Juventus, può toccare con mano un altro pezzo di storia recente: infatti, rimanendo inviolato può eguagliare il record di 10 gare senza subire reti che resta imbattuto dalla stagione 1972/1973.

Il record più grande sarebbe quello di conquistare il 5° scudetto consecutivo e paragonarsi di diritto alla Juve del “quinquennio d’oro”. Ma guai a parlare di scudetto ora, ci sono ancora tanti primati da battere…

Simone Di Sano

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