La tattica bianconera è una sinfonia: Inter, ascolta che musica!

Un’orchestra i cui strumenti suonano simultaneamente e, per giunta, senza alcun accordo sbagliato. La metafora musicale ci sta tutta dopo il successo ottenuto dai bianconeri contro l’Inter. Perché anche se i nerazzurri, in determinate occasioni, hanno tentato di affacciarsi davanti alla porta di Gigi Buffon, comunque è stato troppo poco. Certo, demerito degli uomini di Mancini, privi di idee interessanti e piuttosto prevedibili; dall’altra parte del campo, però, molto merito va dato ai bianconeri. Copertura totale degli spazi, restringimento dei varchi agli avversari, attaccanti che giocano in linea verticale tra di loro e supportati dagli esterni.

Basta vedere come, nella Juventus, inizi un’azione: Bonucci, Barzagli e Chiellini (e, più avanti, Rugani) cercano in primis Hernanes. Al “Profeta”, poi, il compito di verticalizzare verso le punte, aprire sulle fasce oppure duettare coi compagni di reparto Pogba e Khedira. Tambureggiante la serie di passaggi proposta dai ragazzi di mister Allegri. Quasi un tiki taka versione italiana. Finché il pallone viene gestito dalla “Vecchia Signora”, non bisogna temere nulla. E quindi ogni fraseggio conserva un proprio significato. La rete del vantaggio nasce da un errore di D’Ambrosio, sebbene già dalle prime battute si capiva chi, da lì fino al 9o’, avrebbe amministrato il match, imprimendo i ritmi a proprio piacimento.

Dybala e Mandzukic, invece, erano posizionati bene ma anche un tantino arretrati rispetto allo scacchiere solito nel quale li vediamo protagonisti. Probabilmente perché, affrontando i rocciosi Felipe Melo e Kondogbia, occorreva raddoppiare spesso le marcature, aiutando così la linea mediana. Tantissimi gli scambi composti da massimo un tocco di palla e altrettanto numerosi i recuperi di Paul Pogba che, oggi, debbono forse definirsi “tattici”. La motivazione? Semplice: nel 90% dei casi i contropiedi – arma letale della Juventus – partono dai lunghi “tentacoli” del “polpo” Paul. Le cui ventose, al momento, intendono restare ancorate, ben salde, alla testa della classfica di serie A.

Paolo Panico

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