Il Bologna c’è e sta bene: tra magic moment e voglia di riscatto, occhio al fattore Dall’Ara

È un bel periodo per Bologna. Ieri hanno festeggiato gli Stadio a Sanremo, oggi invece, allo stadio, han festeggiato la squadra. Ma non al Dall’Ara, bensì al nuovo Friuli: colpo gobbo, in attesa dei gobbi. È valso il sesto successo esterno del campionato, oltre al decimo posto in classifica. Ma anche una ventata di fresco che serviva: con Destro che l’ha messa dentro (settimo sigillo in campionato) ed un Donsah – radar Juve – sempre più imprescindibile.

IL MOMENTO – Saranno i dieci punti nelle ultime cinque partite, per carità. Però il Bologna rappresenta a pieno quella legge per cui sottovalutare l’avversario diventa a dir poco controproducente. Forte e tecnica in ogni reparto, sempre compatta dietro (Masina da big, ormai assodato), ma soprattutto una guida tecnica che fa invidia a tanti lassù. Roberto Donadoni ha rivoltato i felsinei come si fa con un vecchio calzino: sembrava addirittura bucato, oggi è invece in grado di resistere alle intemperie delle grandi squadre. Specialmente in casa propria, dove sta per arrivare la Juventus di Allegri.

AL DALL’ARA – Già, perché è il fattore ‘home’, più di tanti altri, a preoccupare i bianconeri. Per intenderci: tra le mura amiche, in questa stagione, i rossoblù non hanno perso con Napoli, Roma ed Inter. E come se non bastasse, neanche con Fiorentina e Lazio. A questi incredibili risultati, va aggiunto inoltre il blitz a San Siro, corsari del Milan. Insomma: il Bologna c’è e sta bene. Magic moment e voglia di riscatto: con quel fattore in più pronto ad insidiare pure la Vecchia Signora. Allegri è avvisato…

 

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