Il debutto ed il gesto di Buffon: la giornata di Favilli diventa magica

Passateci una perla fin troppo abusata: la prima volta non si scorda mai. Davvero. Per informazioni, chiedere pure ad Andrea Favilli: meraviglioso attaccante della Primavera bianconera. Classe ’97: diciott’anni appena compiuti, ma un sogno già realizzato. Oggi, al Matusa, un po’ di storia si è fatta. Soprattutto la sua.

IL GESTO – Minuto quarantacinque del secondo tempo: Dybala aveva appena chiuso i conti, con un sinistro tanto leggero quanto importante. Allegri lo richiama, lo fa a gran voce: Andrea non ha esitazioni. Dentro, subito. Solo che la sfera non vuole saperne di uscire: il giropalla della Juve è fitto, continuo. E il Frosinone ha mollato la presa. Si aspetta il fischio finale: ma Favilli è ancora lì, in attesa. Buffon lo scorge da lontano, d’istinto chiede a Marchisio di portare la palla fuori.Detto, fatto. E tutto fermo: il numero uno gli regala l’emozione, il brivido, il premio del debutto. Ed una storia che, comunque vada a finire, sarà assolutamente da tramandare.

BOMBER – Un regalo, uno di quelli scartati subito. Undici gol nelle nove presenze di campionato, più i grandi numeri in Youth League ed in Coppa Italia. Strameritatamente lì, l’attaccante. Col 39 sulle spalle ed un domani tutto da scrivere, magari a tinte bianconere. Perché, come ha scritto il nostro Edoardo Siddi nella sua presentazione, Favilli “dà l’impressione di avere tutto per far sì che questo assaggio diventi la sua realtà”.E in bocca al lupo…

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