Trezeguet: “Zaza mi ricorda un po’ i miei inizi. Pogba è un grandissimo, spero che resti”

Una carriera strepitosa da grandissimo campione, con la casacca bianconera che ne caratterizza gran parte. David Trezeguet è uno di quei campioni che restano nel cuore di ogni tifosi, e il ricordo delle tante vittorie non può che far accapponare la pelle. Il campione bianconero parlerà proprio della sua carriera straordinaria nello speciale che Sky Sport gli ha dedicato e che andrà in onda dalla mezzanotte di stasera. Qualche anticipazione delle sue parole, però, c’è già: il francese, oltre che del suo passato, ha voluto parlare anche della Juventus di oggi.

SU ZAZA“Mi ricorda i miei primi periodi in bianconero: magari non come giocatore, ma nel modo in cui viene utilizzato. Un giocatore che parla poco, che quando entra in campo dimostra di essere un giocatore importante. Lo ha capito lui, lo hanno capito i suoi compagni ed ora per me è un’arma in più per la Juve e un giocatore molto importante per l’Italia. Poi, come è giusto che sia, ha come obiettivo diventare titolare sia alla Juventus, sia in Nazionale: questo fa parte del voler crescere”.

SU POGBA“Lui è un grandissimo giocatore: magari ha avuto troppe responsabilità, ma se le è guadagnate dimostrando di essere un giocatore molto importante per la Juve e per la Francia. Mi auguro che Paul rimanga a lungo in bianconero: lui sa benissimo che è in un ambiente giusto per la sua crescita, ha tutta la fiducia e un futuro interessante. Può fare la storia alla Juventus”.

SULL’EUROJUVE“Ero con Agnelli in tribuna per Barcellona-Juventus e ho sofferto molto emotivamente, perché questa Champions fa fatica ad arrivare. Però io sono molto fiducioso perché vedo una Juve che è tornata quella che tutti conoscevano, protagonista a livello nazionale ed internazionale. Sono uno che pensa che il lavoro paga e per la maniera in cui sta lavorando questa società, sono convinto che questo traguardo arriverà”.

SU ANDREA AGNELLI“È stata molto importante la sua chiamata, il fatto che volesse farmi tornare in Juventus. Mi ha fatto un piacere enorme, perché non ha visto in me il solo lato sportivo, ma anche quello umano”.

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