Napoli-Juve si gioca in infermeria: gli azzurri vincono, ma emerge un dato curioso

La differenza tra Napoli e Juve potrebbe farla l’infermeria, almeno per ora: i partenopei hanno registrato solamente quattro infortuni – considerando anche Grassi, infortunatosi appena arrivato, e Gabbiadini, che s’è fermato in Nazionale -, mentre i bianconeri sono a quota 33. Una tendenza preoccupante, evidenziata dalla ‘Gazzetta dello Sport’, che spiega come gli uomini di Sarri riescano a stare sempre al top dal punto di vista fisico.

Merito del tecnico toscano, certo, ma non è da sottovalutare il grande lavoro dello staff tecnico e sanitario: metodologie di lavoro all’avanguardia, grandi specialisti del settore e altissimo livello di attenzione per i dettagli – i medici azzurri arrivano a studiare il dna dei propri calciatori! Un mix vincente, si direbbe. E, allora, Pepe Reina ha conosciuto una seconda giovinezza, dopo i tanti stop di Monaco. Così come Gonzalo Higuain, tornato agli standard che gli competono dopo una stagione negativa.

C’è da fare un chiarimento: la Juventus è a quota 33 infortunati, poiché sono stati considerati indisponibili i soli calciatori che abbiano dovuto saltare almeno una giornata di campionato per un guaio fisico. Ed è curioso notare che, in questa speciale classifica, i bianconeri siano seguiti dalla Lazio, che tallonano la Signora con 32 uomini fermi ai box.

Le due squadre hanno, infatti, in comune qualcosa: entrambe si sono contese la Supercoppa italiana. Un impegno, quello in Cina, che ha sicuramente costretto Allegri e Pioli – già impegnato nei preliminari di Champions – a calibrare diversamente la preparazione, proprio per farsi trovare pronti per l’occasione. E pensare che poi s’è dovuto giocare su un campo pessimo non fa che aumentare le perplessità: era davvero necessario giocare a Shangai?

Questione di soldi, si sa. Ma il dato ancora più curioso è che dei tre milioni e trecentomila euro che la Lega avrebbe dovuto incassare, secondo quanto è emerso qualche mese fa, non s’è visto ancora un centesimo. Cade quindi anche l’unico motivo che avrebbe potuto giustificare la fatica estiva, che probabilmente ha inciso sull’attuale condizione fisica di Juve e Lazio. Che sia di lezione.

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