Presente e futuro: Alex Sandro, l’erede di Evra sulla sinistra

Da mezzo sconosciuto a promessa del futuro juventino. Degno erede, quando verrà il tempo, dell’ottimo Patrice Evra (leader in campo e negli spogliatoi). Tutto sommato, Alex Sandro ci ha messo davvero poco per entrare nel cuore dei tifosi bianconeri. Le sgroppate, gli affondi sulla fascia. I cross, una velocità di recupero impressionante. Certo, l’inizio non è stato proprio dei migliori. Ma del resto, parliamoci chiaro, al di là “dell’eletto” Paulo Dybala, chi nelle prime fasi del campionato è risultato sopra la sufficienza? Oggi, una domanda del genere ce la si pone con cognizione di causa, sebbene a Settembre ogni partita sembrava fosse – per alcuni anti-juventini – l’eterna condanna.

Ironia a parte, adesso l’esterno brasiliano dimostra assolutamente di potersela giocare all’interno del gruppo diretto da mister Allegri. Acquisita esperienza nelle fila del Porto, ora il nuovo mancino della Juventus sta affrontando un’esperienza importante coi vice-campioni d’Europa. Anzitutto, un dato tutt’altro che di poco conto. Alex Sandro possiede la qualità di farsi trovare pronto, sempre, quando l’allenatore lo chiama in causa. Puntuale, preciso e impeccabile, ne interpreta alla perfezione richieste e dettami tattici. Molto più che una semplice “riserva di lusso”. Lui, un giorno, sarà proprio “illusso.

Di terzini sinistri puri, fluidificanti, che sappiano interpretare tanto la fase difensiva, quanto quella offensiva, ne esistono davvero pochi. Jordi Alba, Marcelo, Alaba. E poi? Forse qualcun’altro ancora, ma non certo ai livelli di questo spaventoso trio. Il numero 12 della “Vecchia Signora”, invece, potrebbe benissimo ambire – a breve – a divenire il “Fantastico Quarto”, sostituendo la grandissima mole di esperienza e tecnica portata dal francese Evra.

Paolo Panico

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