Il calvario di Lemina, da rivelazione a oggetto misterioso

L’avventura in bianconero di Mario Lemina era iniziata in maniera positiva, nonostante le difficoltà della squadra il giovane francese è stato uno dei pochi a salvarsi durante l’avvio catastrofico della Juve. Arrivato nei giorni finali di mercato, prestito oneroso con diritto fissato a 13 milioni; le sue prime apparizioni davano quasi per scontato il riscatto a fine stagione, poi un infortunio al ginocchio e di Lemina si son perse le tracce.

Appena 5 presenze in A e una in Champions League, ultima apparizione nella sciagurata trasferta di Reggio Emilia contro il Sassuolo. All’attivo anche un gol, seppur inutile, al San Paolo contro il Napoli; Mario ha saputo sfruttare l’assenza di Khedira per ritagliarsi un ruolo importante, portando a casa ottime partite sia dal punto di vista quantitativo che qualitativo. Allegri ha più volte apprezzato le sue giocate, definendolo un ottimo centrocampista in grado di adattarsi a diverse soluzioni tattiche.

Il rientro del tedesco e la forma ritrovata di Pogba e Marchisio hanno di fatto sbarrato la strada a Lemina che in pochi giorni si è trovato in panchina; infatti nelle 10 vittorie consecutive Lemina non è mai stato convocato a causa dell’infortunio che continua a tormentarlo, salterà anche la prossima sfida contro la Roma.

È chiaro che Lemina non è stato acquistato per essere il titolare, ma quest’infortunio complica il suo futuro. Il diritto di riscatto scadrà il 30 giugno 2016, e momentaneamente Marotta non ha intavolato nessuna trattativa né con l’agente del ragazzo né con il Marsiglia, squadra che detiene il cartellino; saranno valutati tutti gli scenari possibili, con la speranza che Mario possa quantomeno recuperare la forma fisica e giocarsi il posto da titolare. Il suo recupero sta procedendo bene, deve però riacquistare confidenza con il terreno di gioco e ritmo partita. Allegri lo aspetta, la Juve è attesa da tanti impegni e ogni componente della rosa può essere utile alla causa.

Antonio Capizzi

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