Udinese-Juve, l’analisi tattica: il poker nasce sulle fasce e Dybala fa il resto

Un poker regala la decima vittoria consecutiva alla Juventus, che adesso fa sempre più paura. La prima della nuova Dacia Arena, l’impianto che ospiterà le partite casalinghe dell’Udinese, è da dimenticare: non dura neanche un tempo la resistenza dei friulani. Dopo i primi venti minuti, Dybala e Khedira portano il risultato sullo zero a due, mentre la doppietta dell’argentino e un gol – di destro – di Alex Sandro chiudono il discorso. Niente da fare, dunque, per Colantuono, che aveva cercato di arginare il fiume bianconero, senza successo.

Paulo Dybala è stato ancora una volta decisivo. L’argentino, con una doppietta e un assist, è stato il vero mattatore di una sfida senza storia: le sue qualità tecniche e tattiche sono ormai fuori discussione. Crea gioco e finalizza, è lui l’uomo-simbolo della nuova Juventus, che come la Joya ha ancora ampi margini di crescita.

Funziona bene anche il centrocampo, pur senza Paul Pogba. Il francese, che ha avuto qualche problema prima del calcio d’inizio, è stato sostituito alla perfezione da Asamoah: prova di grandissima qualità del ghanese, che ha dato man forte ad Alex Sandro, sull’out di sinistra. Allo stesso modo, Sami Khedira s’è allargato spesso e volentieri sulla destra, inserendosi con costanza in area avversaria e riuscendo anche a segnare una rete. Il solito Claudio Marchisio, invece, ha giostrato con abilità i tempi della manovra bianconera.

Ma è sulle fasce che la Signora ha sfondato: il 43% degli attacchi (dati: WhoScored) sono arrivati sull’out di destra, dove la coppia Lichtsteiner-Khedira ha creato non pochi problemi agli avversari. A poco è servita la marcatura a uomo sul centrocampo bianconero, che ha saputo aggirare l’ostacolo perfettamente, anche grazie a un sapiente possesso palla, orchestrato con tocchi precisi. E, ora, testa alla prossima: c’è la vetta da riconquistare.

Felice Lanzaro (@FeliceLanzaro)

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