RETROSCENA – Bernardo Silva, il talento che ha stregato la Juve. E quel tentativo in estate…

Giovane, forte, dal futuro assicurato. Era questione di tempo: la Juve si è fatta sotto per Bernardo Silva, stavolta formalmente ed ufficialmente. Come? Prima contattando il buon Jorge Mendes – con cui i rapporti sono sempre più idilliaci -, poi sondando il terreno con il Monaco. La riposta di entrambi è stata semplice: un “sì” convinto. Ma alle loro cifre, ovviamente.

QUANTO COSTA – Ecco: non è proprio un tipo “economico”, il talento portoghese. Che per sé ha chiesto un contratto già a cifre da top player, facendo eco alle richieste – opinabili – dei monegaschi: trenta milioni. Cash. E senza contropartite, dal momento che s’era pensato anche a Caceres oppure al clamoroso ritorno di Evra. Niente da fare: via di primi ostacoli. Sì, perché l’offerta della Juventus arriverà massimo ai venti, ma adesso è ferma poco sopra i quindici. Come in una gara di salto in lungo, la Vecchia Signora è il solito scatto “nullo” del favorito.

QUEI MESSAGGI… – Già: è che resta davanti a tutti, la Juventus. E non tanto per una questione economica, anzi. Quanto per un rapporto solido, solidissimo con le controparti. Dai vari sodalizi con Mendes, fino alle notti di lavoro con i biancorossi: all’epoca c’era Falcao di mezzo – e chissà che non ritorni -, ora c’è Berardo. Sondato, visto, analizzato. Già nella scorsa estate, in quell’Europeo under 21 dove capitanava un Portogallo dal discreto talento. Lui era il faro, la vera luce del gioco lusitano: sugli spalti, gli osservatori bianconeri avranno dipinto taccuini con le sue giocate. Lì è partito il primo vero approccio, lì si sono decisi i margini per una trattativa futura. Lì, Silva divenne un giocatore da Juve.

ORA O MAI PIÙ – Ovviamente, il tutto con le giuste prospettive. Si è aspettato un po’, dopo quel tentativo estivo. E il tempo ha dato ragione alle tante parole scritte: il talento del Monaco piace, e tanto. Marotta e Paratici si sono addirittura spinti oltre, e allora fanno sul serio. Perché per l’immediato futuro serve talento, qualità, freschezza. E allora: Bernardo Silva. Semplicemente.

 

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