Dall’Udinese a Udine, ecco il primo tempo: un girone dopo, una Juve dopo

Sembra passata una vita ormai, eppure il ricordo di quel gol di Thereau a gelare lo Stadium è ancora impresso nelle menti della maggior parte dei tifosi bianconeri. Prima gara stagionale, primo ko di una serie che sembrava non finire mai. Sì, perchè l’avvio shock della Juventus ha destato preoccupazione tra gli appassionati e dopo poche giornate, il destino sembrava già scritto…

TROPPI PUNTI PERSI – La sconfitta con l’Udinese all’avvio, poi quella con la Roma e ancora i pari con Chievo e Frosinone, per non parlare del ko con il Napoli. Un inizio di campionato che non si registrava dal 1970, un record negativo che sembrava portare gli uomini di Allegri in una crisi senza ritorno. In mezzo una vittoria, quella con il Genoa ad illudere l’imminente ritorno. La Juventus viaggiava a rilento e quella vista nella scorsa stagione sembrava lontana anni luce.

MA POI, ECCO LA SVOLTA – L’ambiente era deluso, i tifosi scontenti e la squadra in confusione. C’era bisogno di uno scossone, ma di uno forte. Quella sera si giocava a Sassuolo e i tre punti erano a dir poco obbligatori. Erano, perchè l’unica cosa che la Juventus portò a casa, fu l’ennesima sconfitta. Sansone su punizione a portare i suoi in vantaggio e pochi tentativi di reazione da parte dei bianconeri. Ma oggi possiamo dirlo, con il senno del poi: quella sconfitta ha rappresentato la svolta. Lo spogliatoio quella sera fu una sfuriata continua: dal Mister a Buffon, passando per Patrice Evra che di esperienza in questo campo ne ha da vendere. E da allora, nove vittorie di fila e ben 42 punti recuperati alle big che permettono alla Juventus di occupare il secondo posto in classifica.

DALL’UDINESE A UDINE, IL PRIMO TEMPO – Un primo tempo davvero ricco di emozioni per dirla alla Max Allegri. Un girone pieno di sorprese, di alti e bassi e di forza di reazione. Perchè proprio quando tutto sembrava perso, la Juventus ha avuto la forza di rialzarsi e di tornare Juve. Un girone dopo, una Juve dopo: perchè la differenza è davvero incredibile: la squadra di inizio stagione e quella di oggi sembrano due parenti lontane. E pensare che il meglio deve ancora venire: la rimonta è quasi compiuta, ma i bianconeri devono ancora tornare al loro posto di competenza: la vetta. E Buffon lo sa bene: “Questo non è il posto che ci compete”. Serviranno grinta, testa e passione, è questo il mix dei vincenti. Tutti comodi allora, il secondo tempo sta per iniziare. E si preannuncia da brividi.

Moira Marchetti 

Impostazioni privacy