Natale in casa Allegri: il panettone ha un sapore di rivincita

Rispettiamo la maglia che indossiamo, cosa che non abbiamo fatto nel primo tempo contro il Sassuolo“. A parlare così, circa due mesi fa, era Patrice Evra, dopo la sconfitta della Juve a Reggio Emilia contro il Sassuolo per 1-0. Si parlava di spogliatoio spaccato, acquisti sbagliatissimi, e sopratutto di un allenatore incompetente, confuso, vittorioso al suo primo anno alla Juve solo grazie all’eredità lasciatagli da Conte.

Da più parti si invocava l’esonero di Allegri. Nonostante un’annata storica conclusa solo pochi mesi prima con la conquista del quarto scudetto consecutivo, la Coppa Italia e la finale di Champions, in pochissimi credevano che la Juventus potesse resuscitare dalle sue ceneri con questo allenatore. Ma si sa, il mondo del calcio è irriconoscente e ha la memoria corta.

Ora, per chi si fosse perso gli ultimi due mesi di campionato, la storia di Allegri e della Juve è “leggermente” cambiata: rimonta incredibile grazie a sette vittorie consecutive, e vetta della classifica che dista solo tre punti. Il merito? Certamente c’è stata una crescita generale; la presenza di gente come Buffon, Barzagli e Bonucci è stata determinante; i nuovi acquisti, Dybala, Madzukic e Alex Sandro su tutti, si sono rivelati molto più “pronti” del previsto. Ma il merito maggiore va dato senza dubbio a Max Allegri che con la calma, l’intelligenza e il lavoro  è riuscito a uscire a portare fuori la squadra da una situazione totalmente tragica, confermandosi come uno degli allenatori migliori d’Europa. Qualcuno provi a scommettere nuovamente contro di lui ora. Buon panettone Max.

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