Juventus, inizio 2016 in versione easy-way: ma attenzione alle prime tre gare

Finalmente la meritata sosta. Anche quest’anno è arrivato il Natale, e la Juventus non poteva farsi regalo migliore: ritornare ai vertici per la lotta al titolo. Inizio difficile, ma ora eccola là, a -3 dall’Inter capolista e a -2 dal secondo posto di Fiorentina e Napoli.  Dal crollo contro il Sassuolo in poi, 21 punti in 7 partite, niente male per una squadra “rivoluzionata”, no?

SUGLI ALLORI – La vittoria per 2 a 3 ai danni del Carpi ha confermato che la Juve c’è e non ha la minima intenzione di mollare. Certo, forse la sfilza incredibile di successi consecutivi ha un po’ rasserenato gli animi e allentato la tensione, ma i tre punti, anche se con più difficoltà del previsto, sono stati portati casa. La Signora però non potrà più permettersi lussi del genere, poiché proprio negli ultimi minuti ha rischiato di vedersi sfuggire una vittoria fondamentale per tornare alla carica nel 2016. Credere nei proprio mezzi è bene, ma sottovalutare gli avversari può essere un errore imperdonabile. Soprattutto quando, dopo la sosta, si dovrà dare tutto, per vincere.

SCONTRI “FACILI” – Sì, perché al ritorno dalla sosta i bianconeri si ritroveranno tre incontri tutt’altro che proibitivi da affrontare: il primo in casa contro il l’Hellas Verona, il secondo a Marassi contro la Sampdoria e il terzo a Udine contro l’Udinese. Tre squadre che quest’anno si trovano in parecchia difficoltà, e che, almeno sulla carta, risultano impegni facilmente affrontabili. Ma Carpi insegna, guai ad abbassare la guardia. Perché se è vero che tutte e tre quest’anno hanno mostrato tanti, tantissimi limiti, è pur vero che dal 2016 sarà tutta un’altra storia. La fase finale del campionato sta per infuocarsi, ed è giunto il momento di fare il conto con i propri obiettivi, non solo per la Juventus.

LE INSIDIE – Il Verona dell’ex Delneri deve fare di tutto per salvarsi. Con Mandorlini i veneti si sono messi davvero in una brutta situazione: 0 vittorie, 8 pareggi e 9 sconfitte. Ultimo posto e, con ogni probabilità, prossimi alla retrocessione. Nonostante ciò la matematica è ancora dalla loro, e pensare che allo Stadium sarà una semplice resa, è l’approccio più sbagliato possibile. Nelle ultime due gare infatti l’anima della squadra è decisamente cambiata, e c’è da aspettarsi dunque un gruppo agguerrito e pronto ad una vera e propria impresa. La nuova Samp di Montella è un’altra delle squadre in crisi. Le idee del tecnico non si sono ancora amalgamate al gruppo, e i risultati sino ad ora sono stati tutt’altro che soddisfacenti. La sosta però potrebbe essere un toccasana, non solo per ricaricare le batterie, ma per riuscire ad imprimere meglio quella che è la filosofia di gioco mostrata dal tecnico campano alla Viola. Compattezza, padronanza del gioco e spirito di squadra. Insomma, la Doria avrà tempo e modo di prepararsi a dovere e la Juventus non potrà mostrarsi impreparata. In ultimo c’è l’Udinese di Colantuono, la quale a dispetto delle aspettative di inizio anno ha mostrato tanti punti deboli che la stanno penalizzando dal punto di vista dei risultati. La squadra è incostante, e spesso, nelle occasioni in cui il gioco si esprime al meglio i risultati non arrivano (vedi la gara con l’Inter). Proprio per questo però i friulani sono una vera e propria “mina vagante”, la cui imprevedibilità potrebbe risultare un pericolo.

Insomma, dopo un ritorno di fuoco c’è bisogno di non riposarsi sugli allori e, soprattutto, di non sottovalutare l’avversario. E’ tempo di godersi le vacanze e di festeggiare le vittorie, ma il cammino, quello vero, inizia adesso. Ed è adesso che il gioco si fa veramente duro.

Mattia Riccio (@MattRiccio11)

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