Morata, la Coppa Italia per riscattarsi e tornare ad essere fondamentale

Alvaro Morata non sta vivendo sicuramente il miglior momento da quando è alla Juve. Dopo un avvio stentato, la passata stagione, si era guadagnato il posto da titolare, scavalcando nelle gerarchie di Allegri, il suo connazionale e grande amico, Fernando Llorente. Da quel momento in poi la strada per diventare uno dei migliori attaccanti d’Europa sembrava spianata: decisivo in campionato così come in Champions, tanto che già trapelavano le voci di un ripensamento del Real, deciso a riprenderselo sfruttando “l’opcion de recompra” inserita nel suo contratto.

MANCATA ESPLOSIONE – Questa stagione secondo tutti gli addetti ai lavori sarebbe stata quella della definitiva esplosione di Morata: pronto a prendersi le chiavi della Juventus, dopo gli addii di Pirlo, Vidal e Tevez. Il botto, atteso da tutti, non c’è stato però. Complice un avvio stentato della squadra, un’enorme pressione sulle sue spalle e i continui cambi di modulo di Allegri in cerca della “quadra”, hanno impedito che Morata diventasse il campione che tutti si attendevano, tanto da fargli perdere il posto da titolare, in favore di Mandzukic.

TEMPO DI RISCATTARSI – Stasera in Coppa Italia contro il Torino, Alvaro avrà l’occasione di tornare a fare ciò che sa far meglio: tanta qualità a servizio della squadra e incredibile cinismo sotto porta. Due tra le migliori caratteristiche dell’attaccante spagnolo. Ricordando comunque che non per forza questa sarà l’ultima chiamata, dal momento che la Juve punta enormemente sul suo talento (vedi rinnovo di contratto fino al 2020) e che, nonostante la pazienza nel calcio sia una dote sconosciuta, rimane pur sempre un ragazzo di 23 anni, a cui dev’essere concesso qualche calo inevitabile.

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