Juventus-Fiorentina, le pagelle: Dybala stratosferico, Chiellini ingenuo

Si chiude 3-1 la sfida delicatissima tra Juventus e Fiorentina. Ora i bianconeri sono ufficialmente ritornati, e puntano in alto, verso le zone calde della classifica.

BUFFON: s.v. – Praticamente mai impegnato, ingaggia la sfida con Ilicic dagli undici metri, indovina l’angolo, ma la bordata dello sloveno è impossibile da bloccare. Per il resto guarda la partita e tifa per i compagni.

BONUCCI: 7 – Il migliore della retroguardia. La Juventus subisce un tiro nello specchio (il rigore) e merito è soprattutto di Bonucci, decisivo in numerose circostanze grazie all’ottimo senso di posizione che spegne sul nascere i tagli in profondità dei Viola. Kalinic, bomber di razza, non si è praticamente visto.

BARZAGLI: 6.5 – Fa valere la sua stazza e non disdegna qualche escursione nella parte alta del campo. Ottime chiusure e gran senso della posizione, per una partita sicuramente positiva.

CHIELLINI: 5.5 – Una ingenuità che non ci si aspetta da un giocatore di esperienza del livello di Giorgio Chiellini. E invece dopo poco più di 60 secondi ecco la frittata: il tocco su Bernardeschi (abile a trovare il contatto, vero) è leggero ma c’è. Tempi calcolati male e partita subito in salita, rilivellata soltanto dal gol di Cuadrado. Un errore che alla fine pesa sul giudizio del giocatore, non su quello del risultato.

CUADRADO: 6.5 – Un gol forse non cercato, ma che conferma la dura legge dell’ex. Il colpo di testa era forse diretto verso i compagni al centro dell’area, ma si insacca alle spalle di Tatarusanu. Poi le solite corse, i soliti dribbling, il solito Cuadrado che avrà fatto sicuramente soffrire i suoi ex tifosi.

EVRA: 6.5 – Cross pregevole per il gol del pari. Di nuovo per Dybala, che sfiora il gol. Le sgroppate sulla fascia ripagano, la fase difensiva è ottima. (dal 77′, ALEX SANDRO – 6 )

MARCHISIO: 6 – La classica “partita da 6”. Il Principino è equilibrato, gioca bene, ma non offre nessun guizzo decisivo. 90 minuti di qualità che non sfociano in un voto che supera la sufficienza. Niente sbavature, niente emozioni.

POGBA: 6 – Una media fra il 6.5 della prima frazione e il 5.5 della ripresa. Nei primi 45 minuti belle giocate, spunti ed iniziative. Nella ripresa un giallo inventato da Orsato lo condiziona facendolo innervosire molto, ma le palle perse sono tante, troppo per uno come lui.

KHEDIRA: 5.5 – Manca la condizione, il colpo dell’esperienza. Fuori ritmo, avrà il tempo per rimettere i 90 minuti nelle gambe e tornare quel giocatore chiave nel centrocampo bianconero. Stasera però è sotto il 6, troppo fuori dal gioco. (dal 60′ STURARO: 6 – Entra immediatamente nel match, con prepotenza, facendo sentire il peso specifico di corsa e dedizione. Un ricambio sempre più fondamentale per questa Juventus)

DYBALA: 7.5 – Sempre lui. Il migliore. Perché la Juve è oramai Joyadipendente. E non sa più farne a meno. Una partita pazzesca, sempre presente, ovunque, e in ogni azione importante dei bianconeri. Innesca il gol vittoria di Mandzukic, si regala l’ottava perla del campionato nei minuti di recupero, dopo una partita di corsa e sacrificio. La rincorsa allo Scudetto è partita anche da questi piedini fatati.

MANDZUKIC: 7 – Attaccante di razza. Solito gioco di sponda e sacrificio per il croato che non incide veramente fino al gol della vittoria, quando si fionda come un avvoltoio sulla palla morta creata dal contrasto Dybala-Tatarusanu. Solo gol importanti dice qualcuno, e quel qualcuno ha avuto ancora una volta ragione (dal 85′ MORATA – S.V.)

Luca Feole (@feoleluca)

 

 

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