Verso Juve-Fiorentina: tutti i numeri e i punti forti dei Viola

La Juventus attraverso il proprio sito web, ha presentato in modo molto approfondito l’avversario di domenica: la Fiorentina. Ecco l’analisi, direttamente dal sito dei bianconeri:

“Che sia una squadra in forma, quella che domenica sera scende in campo allo Juventus, lo conferma innanzitutto la classifica: i viola sono secondi, a 32 punti, a una sola lunghezza dal primo posto. Una posizione frutto di dieci vittorie e due pareggi, tre invece le sconfitte. La squadra di Paulo Sousa non otteneva 32 punti dopo 15 giornate di Serie A dalla stagione 2005/06: un bottino che colloca i viola al secondo posto come punti fatti nel corso dell’anno solare 2015 (72), proprio dietro alla Juve (75).

Lavagna tattica

La costante per Paulo Sousa è l’attacco a tre: nelle ultime tre partite il tecnico della Fiorentina ha variato però i componenti del reparto offensivo, utilizzando per due volte Ilicic a destra e Valero a sinistra, (alternative, rispettivamente, Rebic e Fernandez). Come prima punta si sono alternati Babacar, Rossi e Kalinic.

Tre o quattro? Una domanda valida sia per il centrocampo che per la difesa: l’allenatore schiera alternativamente una difesa a tre o a quattro elementi (e centrocampo di conseguenza), a seconda che si preferisca giocare in modo più coperto o più offensivo (per esempio, Alonso sulla sinistra può giocare da terzino oppure da esterno di centrocampo).

In panchina

Allena i viola una vecchia conoscenza della Juve, Paulo Sousa: il portoghese ha militato in bianconero da calciatore dal 1994 al 1996, conquistando tra le altre, la seconda Coppa dei Campioni. L’allenatore dei viola, in serie A, vanta al momento la media punti più alta (considerando, ovviamente, tutti i match disputati in carriera nel nostro campionato): 2.13 a partita.

In difesa

Dodici le reti subite dai viola finora: una di testa, quattro di sinistro e sette di destro. Nessun rigore subito finora, proprio come la Juve (e l’Empoli), per una difesa che è stata battuta quasi sempre dentro l’area di rigore (due sole le reti subite da fuori).
Se invece si guarda la distribuzione temporale dei gol subiti, si nota un sostanziale equilibrio fra i primi e i secondi tempi: 5 gol su 12 sono stati messi a segno dagli avversari dei viola nei primi 45 minuti, uno solo nel primo quarto d’ora di gioco.
Quattro volte la Fiorentina è passata in svantaggio: in nessun caso ha poi capovolto il risultato. Non è un dato prettamente difensivo, ma va anche rilevato come la squadra di Sousa sia una delle meno fallose della Serie A: 216 falli commessi, 34 ammonizioni e solo un doppio giallo.

La fase centrale

A tre o a quattro che sia, il centrocampo viola è un settore nevralgico per una squadra che imposta molto il gioco, puntando sul possesso palla: non a caso la Fiorentina è la squadra con il maggior possesso palla in media di tutta la Serie A (62.6%). Logico, quindi, che i tocchi di palla e i possessi siano elevati: tre centrocampisti viola sono nella top 5 come tocchi di palla per 90 minuti, Badelj (quinto con 94), Vecino (97, terzo posto) e Suarez, secondo con 109 tocchi per match.

Si aggiungano anche i 988 passaggi completati finora da Borja Valero, che può giocare come centrocampista o come attaccante, quarto posto in Serie A (quinto un altro viola, stavolta difensore: Rodriguez, con 945).

In zona gol

Insieme all’Inter, la Fiorentina è l’unica squadra a essere andata in gol solamente con giocatori stranieri. Un dato evidentemente molto più alto della media della Serie A, in cui comunque solo il 40% di gol in questo campionato sono stati segnati da italiani, il 56,5% da stranieri, mentre il 3,5% sono stati autogol.
Le trenta reti segnate fanno di quello viola il miglior attacco della Serie A, molto pericoloso anche in fase di palla inattiva, da cui proviene un terzo dei gol messi a segno (solo la Roma, 12, ha fatto meglio). Sei i rigori, tutti realizzati, cinque dei quali da Ilicic. Nikola Kalinic è a quota nove gol in campionato, terzo dietro a Eder (10) e Higuain (14) nella classifica cannonieri, e ha segnato sei reti nelle ultime cinque trasferte giocate in Serie A.

Quattro gol in 359’ giocati, invece, per Babacar nell’attuale torneo: uno ogni 90’, la migliore media tra i marcatori di almeno due reti. Tante reti, e anche tante occasioni create: Matias Vecino è, al pari di Kucka, il giocatore della massima serie ad aver concluso più volte senza segnare (23), mentre solo Hamsik e Maxi Moralez (38) hanno creato più occasioni da rete di Borja Valero (36). I pericoli non arrivano solo dagli attaccanti: tre assist sono infatti firmati da Marcos Alonso, il migliore difensore della serie A in tal senso. Infine, un’ultima statistica: dopo Jorginho e Hamsik, Borja Valero (627) e Milan Badelj (435) sono i giocatori che completano più passaggi nelle metà campo avversarie nel campionato in corso”.

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