Lo snodo del centrocampo: manca un gestore del pallone, Marchisio è un “falso” regista

La partenza di Pirlo in estate verso New York è stata compensata dagli innesti di Khedira e Lemina, ma soprattutto dalla presenza fissa di Claudio Marchisio davanti la difesa. Questo ruolo il numero 8 bianconero ormai lo interpreta con naturalezza: ma pur con tutta la qualità che madre natura gli ha donato con un pallone tra i piedi, il principino è un giocatore di corsa, specializzato negli inserimenti. In quel ruolo funge da “falso” regista, e nella rosa juventina non è presente un cosiddetto gestore del pallone.

PRINCIPINO LIMITATO – Marchisio in quella posizione risulta limitato, non può dare il suo completo contributo alla squadra soprattutto in fase offensiva. Per poter essere efficace maggiormente sotto porta avrebbe bisogno di essere sgravato dai compiti della retroguardia, ma al momento in rosa è l’unico che può giocare in quella posizione da falso regista. L’intelligenza tattica sublime di cui dispone gli permette di fare le cose giuste, ma fondamentalmente non è un regista. Ed è questo che serve alla Juventus.

NUOVE GEOMETRIE – Contro il Siviglia si è potuto ammirare Ever Banega e sua la concezione di trasformare e gestire la fase offensiva della squadra allenata da Emery. Il ruolo non è propriamente lo stesso perché l’argentino nasce come trequartista, ma il concetto è chiaro. L’esperimento Hernanes è affondato prestissimo con pessimi risultati, e Lemina quando ha giocato lì si è dimostrato più come mediano di rottura. Un giocatore che potrebbe adempiere al ruolo potrebbe essere Lucas Biglia della Lazio, ma difficilmente i biancocelesti lo faranno partire a prezzi convenienti. Dopo Pirlo, i bianconeri si ritrovano senza quel gestore in mezzo al campo che possa dare nuove geometrie.

Oscar Toson

 

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