Primavera, sfida da dentro o fuori contro il Siviglia per proseguire in Youth League

In campionato la Juventus di Fabio Grosso si è presa la vetta della classifica, contando anche le coppe vince da sei partite e dopo il successo sul Manchester City può ancora sperare di proseguire in Youth League, nonostante in Europa tutto sembrasse perduto. Il destino dei bianconeri dipenderà dalla gara di Siviglia: sconfiggere gli spagnoli sarà indispensabile per andare avanti e assicurarsi gli spareggi. Le seconde dei gironi, infatti, incontreranno le vincenti delle sfide che hanno visto coinvolte le vincitrici dei rispettivi tornei Primavera.

SCELTE – Grosso, dopo la brutta prestazione offerta contro il Livorno, dovrà caricare i suoi per far sì che diano il massimo. La sua Primavera, infatti, ha mostrato di essere capace di tutto, nel bene e nel male, e tanto dipenderà dall’approccio alla partita. Le scelte non sono affatto scontate. Molto dipenderà dalla posizione di Romagna. Con il capitano in mediana probabile si schieri il 4-3-1-2, mentre con lui arretrato in difesa possibile si viri verso il 4-2-3-1. Qualora Romagna giocasse in mezzo, come contro il City, in difesa, accanto a Parodi, potrebbe trovare spazio Luca Coccolo, mentre a centrocampo appare quasi scontato l’impiego di Cassata e Macek. Dovrebbe trovare spazio dall’inizio Clemenza, che ha riposato in campionato, ma occhio anche a Kastanos, che è stato grande protagonista della vittoria sugli inglesi. Davanti da valutare le condizioni di Favilli e Vadalà, con lo scatenato Pozzebon da tenere sempre in considerazione.

PERCENTUALI – Ma quante possibilità ha la Juve di passare il turno? Il Siviglia è un avversario temibile, ma già all’andata i bianconeri hanno dimostrato di potersela giocare, tanto che l’1-0 finale era risultato un po’ ingiusto. Crederci è un obbligo, ma servirà la Juve nella sua forma migliore. I suoi elementi di maggior talento dovranno dimostrare di meritare il palcoscenico europeo, dove finora i bianconeri hanno un po’ faticato. Non si punta necessariamente a vincere la competizione, ma almeno a rimanerci il più a lungo possibile.

Edoardo Siddi

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