Da pilastro futuro a rimpianto: la parabola di Coman

Il fatto che la Juventus stia seguendo con tanto interesse l’argentino Ezequiel Lavezzi può significare soltanto una cosa: l’assenza di un trequartista puro, ha convinto Massimiliano Allegri a puntare sul tridente offensivo o a qualcosa di molto simile. Ecco perché quello che è successo lo scorso 30 agosto fa ancora discutere: il giovane Kingsley Coman, preso dal PSG nell’estate 2014, viene ceduto in prestito biennale al Bayern Monaco per 7 milioni, con un diritto di riscatto fissato a 21 ed esercitabile entro il 2017. La Juve si lascia scappare un attaccante di movimento e dopo qualche mese cosa fa? Va alla ricerca di un giocatore con le stesse caratteristiche del francese. Crescono i primi rimpianti in casa bianconera?

THE KING – Kingsley Coman, soprannominato “The King”, ha chiesto di andare via da Torino, perché non sentiva la fiducia della società e dell’allenatore bianconero. Il giovane francese ha esordito con la maglia della Juventus alla “prima” di campionato della scorsa stagione: vittoria per 1-0 sul campo del Chievo Verona. Poi tanta panchina e pochi spezzoni di partita giocati. Un anno e 21 presenze dopo l’attaccante viene schierato titolare nella partita di Supercoppa italiana contro la Lazio e viene riproposto pure all’esordio della Juventus in campionato contro l’Udinese. Ma le sue prestazioni in entrambe le partite non sono ottime, anzi Coman è uno dei peggiori. Così qualche giorno dopo Kingsley saluta Torino e si trasferisce al Bayern Monaco, dove ad attenderlo c’era un certo Pep Guardiola.

THE NEW KING – Qualche giorno fa Coman intervistato dal quotidiano tedesco “Bild” ha dichiarato: Non penso alla Juventus, voglio restare a lungo al Bayern, non soltanto per i prossimi due anni. Non avrei immaginato di poter giocare così tanto, mentre l’ultimo periodo alla Juventus è stato frustante”.

Con la maglia dei bavaresi Kingsley ha già segnato 4 gol (uno in Champions League) e servito 7 assist. Il futuro di Coman è il Bayern, a meno che la possibile partenza di Guardiola (destinazione Manchester City) sconvolga tutto.

COMAN COME HENRY – Gran parte dei tifosi bianconeri pensa che non aver trattenuto l’attaccante francese a Torino sia stato un grave errore della società. Poi magari a fine stagione tutto cambierà e di Coman non si sentirà più parlare, ma per il momento non si può far finta di niente. Nell’attesa amici bianconeri, sarebbe meglio non pensare a quello che successe nel 1999: a gennaio Thierry Henry firma con la Juve, l’estate seguente il giocatore si trasferisce all’Arsenal. Poco Henry alla Juve, 3 gol in 20 partite giocate da esterno sinitro nel 3-5-2, tantissimo Henry con gli inglesi, dove gioca da punta di movimento e da ala.

Coman come Henry, due grandi calciatori arrivati alla Juventus (forse) nel momento sbagliato.

Orlando Aita (@OrlandoAita)

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